Cerca

ORBASSANO

Ex tedoforo di Torino 2006 investito da un furgone, muore nell'incidente stradale: le indagini della Procura

Disposte l'autopsia e una consulenza per stabilire le cause della morte di Rocco Catolino

Rocco Catolino con la torcia di Torino 2006

Rocco Catolino con la torcia di Torino 2006

Un’autopsia e una consulenza per far luce sull’incidente stradale dello scorso 18 marzo a Orbassano, costato la vita a Rocco Catolino, 79 anni di Rivalta, ex tedoforo delle Olimpiadi di Torino 2006. Catolino quel giorno si trovava in bici e a investirlo è stato un suo coetaneo che si trovava al volante di un furgone Iveco e che ora è indagato per omicidio stradale. Il pm Mario Bendoni, titolare del procedimento penale, ha disposto un doppio accertamento tecnico non ripetibile: l’autopsia per accertare la causa del decesso, e confermare che sia stato dovuto unicamente ai gravissimi politraumi riportati nell’incidente, e soprattutto una consulenza cinematica per stabilire l’esatta dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro, a cominciare dalla velocità a cui procedeva l’indagato con il suo autocarro.

I due incarichi saranno conferiti domani e alle operazioni peritali parteciperanno i consulenti tecnici per la parte offesa, messi a disposizione da Studio3A-Valore, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati i familiari di Catolino.

Originario di Agnone, in provincia di Isernia, in Molise, ma dal 1969 emigrato in Piemonte, operaio Fiat in pensione, Catolino era conosciuto e stimato soprattutto per essere un grande sportivo: aveva disputato centinaia di corse podistiche, la sua specialità preferita, e nonostante l’età partecipava ancora alle gare, ma era anche un amante della bicicletta, la sua inseparabile “Graziella”, che utilizzava abitualmente o per andare a fare la spesa e commissioni varie o semplicemente per svolgere attività fisica all’aperto e mantenersi in forma. Così aveva fatto anche quel “maledetto” 18 marzo, ma stavolta l’uscita non ha lasciato scampo al ciclista che, a causa dell’investimento e della caduta, ha sbattuto violentemente il capo ed è deceduto praticamente sul colpo: inutili i soccorsi da parte dei sanitari del 118 accorsi in ambulanza. La vittima ha lasciato in un immenso dolore la moglie Nicolina e il figlio Andrea, una famiglia che, per una terribile coincidenza del destino, già aveva perso uno dei figli di Catolino, Mario, in seguito a un sinistro stradale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.