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IVREA

Ancora caos in carcere: un detenuto tunisino si arrampica sul muro e chiede l'espulsione

Solo pochi giorni fa il carcere era stato teatro di una vera e propria rivolta, con incendi e lamette

Ancora caos in carcere: un detenuto tunisino si arrampica sul muro e chiede l'espulsione

Ancora caos in carcere: un detenuto tunisino si arrampica sul muro e chiede l'espulsione (foto d'archivio)

Un'altra giornata difficile nel carcere di Ivrea, dopo la rivolta di Pasqua.

Ieri pomeriggio, intorno alle 13.20, un detenuto tunisino di 28 anni infatti è riuscito a sfuggire al controllo mentre era nel cortile "passeggi" e ad arrampicarsi su un alto muro di cinta. Nessun tentativo di evasione, che sarebbe comunque impossibile viste le misure di sicurezza e la presenza degli agenti di polizia penitenziaria. Il suo obiettivo era un altro: infatti, ha chiesto l'espulsione verso il suo paese d'origine. Vista la sua posizione, una situazione delicata: il rischio di un gesto estremo o anche solo di un caduta accidentale era infatti molto elevato e ha reso impossibile un intervento "diretto" per fermare la sua protesta. E' nata quindi una lunga trattativa che alla fine è andata in porto: dopo circa due ore, il 28enne è stato convinto a desistere ed è sceso.

A rendere noto quanto avvenuto è stato l'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che evidenzia che si tratta «di un individuo recidivo per atti turbativi dell’ordine e della sicurezza, arrivato nel carcere di Ivrea solo sei giorni fa da un altro istituto penitenziario per comportamenti simili».

Solo pochi giorni fa, lo stesso carcere di Ivrea era stato teatro di una vera e propria rivolta, con incendi e detenuti che si sono affrontati a colpi di lametta:

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