Una società calcistica inclusiva, che permetta a tutti di giocare: bambini, donne e anche persone con disabilità. È questo il progetto dell'Asd (Associazione sportiva dilettantistica) Chivasso Calcio. 

Il consiglio comunale di Rondissone ha approvato all'unanimità la bozza di convenzione con la società di Chivasso presentata dal presidente Emmanuele Serlenga. «La società ha presentato un progetto di fattibilità completo di parte tecnica ed economica per la riqualificazione dell’impianto con una relazione di gestione dello stesso a interesse pubblico – ha spiegato Antonio Magnone, sindaco di Rondissone –. Come da accordi, l’impianto sportivo viene concesso per cinque anni a titolo gratuito e a carico dell’Asd vi saranno tutte le spese di gestione e utenze. Inoltre è programmato nel tempo un miglioramento e una riqualificazione con manutenzione straordinaria dell’infrastruttura sportiva tra cui possiamo citare il completamento dell’illuminazione del campo da tennis, la manutenzione della recinzione e il rifacimento del sistema anti trauma sulla facciata del polivalente, e altri lavori sul campo di calcio tra cui le sedute sulle tribune e reti di protezione perimetrali».

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Il calcio è per tutti

Quello dell'Asd Chivasso è un progetto sociale, che vuole dare a tutti la possibilità di giocare. Per i ragazzi residenti a Rondissone che si iscriveranno alla scuola calcio giovanile, è previsto uno sconto del 20% sulla tassa di iscrizione.

E la società sta lavorando anche per far crescere il numero delle tesserate donne e per formare una squadra amatori che prenderà il nome di Rondissone. 

In più, l'Asd Chivasso vuole arrivare anche un progetto psicoeducativo, psicomotorio e di inclusione per i ragazzi con disabilità sia cognitive, sia motorie che vogliono praticare un'attività sportiva. La società ha già una squadra dedicata alle persone con disabilità, iscritta al campionato Figc (Federazione italiana giuoco calcio) nella divisione del calcio paralimpico sperimentale.

Non solo calcio

L'Asd Chivasso ha intenzione di avviare anche una scuola di tennis e organizzare diverse attività ludico-sportive in collaborazione con l'istituto scolastico e le associazioni locali, con l'obiettivo di coinvolgere giovani, bambini e famiglie. Per riuscire a far crescere la società sportiva, il sindaco ha sottolineato la necessità di trovare volontari che possano aiutare l'asd Chivasso a gestire l'impianto. Sarà la società a dover «Gestire le prenotazioni, ad aprire e chiude i campi, a riscuotere le tariffe per l’utilizzo e dunque pagare le spese delle utenze. E proprio per questo ha bisogno di aiuto, di trovare persone del paese che abbiano voglia di collaborare», ha concluso Magnone.

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