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La storia
09 Ottobre 2024 - 19:02
Il Tribunale di Ivrea stralcia oltre 609mila euro di debit
Dopo oltre dieci anni di tormenti e debiti insostenibili, un uomo della provincia di Ivrea può finalmente vedere la luce in fondo al tunnel. Ex agente di commercio, si è trovato schiacciato da un debito di 609mila euro, accumulato a causa di errori gestionali, crisi economiche e tragedie personali.
La sua vita ha preso una svolta decisiva grazie a una sentenza del Tribunale di Ivrea, che ha permesso di ridurre il suo debito del 97%, segnando l’inizio di una nuova vita. La sua storia risale al 2002, quando, dopo due anni di disoccupazione, decise di aprire una ditta individuale. Gli inizi sembravano promettenti, ma la sua inesperienza in ambito gestionale e alcune difficoltà burocratiche portarono ad accumulare debiti in modo progressivo.
Tra il 2001 e il 2008, la sua situazione finanziaria peggiorò ulteriormente, fino a precipitare nel 2009 con la crisi economica. A rendere il tutto più difficile, la prematura scomparsa della moglie, pilastro della sua famiglia e delle finanze domestiche, segnò il crollo definitivo. Nonostante tutti gli sforzi per risollevarsi, l’uomo si trovò intrappolato in un circolo vizioso di debiti e difficoltà che sembrava senza via d’uscita.
La pandemia diede il colpo di grazia, costringendolo a chiudere l’attività nel 2021 e a ritirarsi in pensione con Quota 100. Ma anche il ritiro dal lavoro non fu sufficiente a liberarlo dal peso enorme del debito. La svolta arrivò con l’intervento degli avvocati Marco Rossi e Giulia Bianchi, che portarono il suo caso davanti al Tribunale di Ivrea. Grazie alle disposizioni della Legge 3 del 2012, conosciuta come la “Salvasuicidi”, e al nuovo codice del sovraindebitamento, il tribunale ha disposto lo stralcio del 97% del debito. Ora l’uomo dovrà pagare solo 500 euro al mese per tre anni, permettendogli di guardare finalmente al futuro con speranza.
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