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Abusi su minore

Attirava le vittime con regali e attenzioni: arrestato un uomo di 49 anni per violenza su minori

Il modus operandi dell'autista di scuolabus è stato definito dal giudice come subdolo

Attirava le vittime con regali e attenzioni: arrestato un uomo di 49 anni per violenza su minori

Foto di repertorio

Un autista di scuolabus di 49 anni è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minori. Il fatto è accaduto nella provincia di Torino.

L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Eleonora Sciorella, ha rivelato come l'uomo, approfittando di un rapporto di amicizia ventennale con una coppia, sia riuscito a insinuarsi nella loro vita familiare. Dal 2021, l'autista ha iniziato a frequentare assiduamente la casa della famiglia, offrendosi come baby-sitter per la loro figlia di nove anni. Un'offerta che i genitori hanno accettato, ignari delle reali intenzioni dell'uomo. Con un atteggiamento subdolo, l'indagato ha lentamente piegato la volontà della bambina, trasformandola nel proprio "strumento di piacere", come emerge dalle venti pagine della misura cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Lucia Minutella.




L'autista non si è limitato a un solo caso di abuso. Altre due bambine, allieve di scuola elementare, sono state adescate mentre tornavano a casa con lo scuolabus. L'uomo ha utilizzato una tecnica manipolatoria ben collaudata: regali e attenzioni per conquistare la fiducia delle sue giovani vittime, evitando minacce dirette. Scarpe, trucchi, oggetti di cancelleria e persino cellulari sono stati offerti come pegni di un amore eterno, un legame che ha reso le bambine complici inconsapevoli delle sue perversioni.

La differenza di età e le capacità manipolatorie dell'uomo hanno creato un rapporto di complicità con la vittima principale, una bambina di nove anni. Ogni giorno, l'autista aggiungeva un tassello al suo schema di abuso, iniziando con film pornografici e proseguendo con contatti intimi fino alla violenza sessuale. "Ogni giorno voleva aggiungere qualcosa", ha raccontato la ragazzina, descrivendo un'escalation di abusi che si è protratta fino al 2024.



Il castello di bugie e manipolazioni è crollato nel novembre 2024, quando la bambina ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre, rivelando dettagli scioccanti sugli incontri segreti con l'autista. La denuncia presentata dai genitori ha portato alla scoperta di altre due storie di abusi, unendo i fascicoli in un'unica inchiesta. Durante la perquisizione dell'alloggio dell'indagato, gli investigatori hanno trovato centinaia di video e fotografie dal contenuto pedopornografico, alcuni dei quali con protagoniste le sue vittime.

Il giudice Minutella ha sottolineato la "subdola tecnica" di adescamento utilizzata dall'autista, una tecnica che ha incluso una sottile istigazione psicologica per convincere le minori a compiere atti sessuali che altrimenti non avrebbero mai considerato. 

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