Camurati replica ai sindacati: «Assunzioni legittime e turni trasparenti»

Nessun “profumo” di crisi. «Le assunzioni che abbiamo fatto erano legittime e i turni sono tutti trasparenti». Dopo le accuse da parte dei sindacati, con le tre sigle Cgil, Cisl e Uil che parlavano di «malessere dei dipendenti mentre l’azienda procedeva con nuove assunzioni senza alcuna trasparenza», arriva la replica di Camurati, la nota azienda di profumi con sedi non solo a Torino, ma anche nei comuni di Moncalieri e San Mauro. «La procedura di attivazione del Fis (il Fondo di integrazione salariale, ndr) è stata effettuata nel pieno rispetto della normativa vigente, come dimostrato dalla documentazione ufficiale che abbiamo mandato all’Inps e alle organizzazioni sindacali il 5 marzo scorso», fa sapere Camurati. Su questo punto, nei giorni scorsi le tre organizzazioni sindacali (Filcams Cgil Torino, Fisascat Cisl Torino e Uiltucs Uil Torino) nell’esprimere «una ferma contestazione verso la gestione aziendale che continua a generare incertezza e malessere tra i dipendenti, nascondendo contraddizioni inaccettabili dietro comunicati poco chiari» parlavano di «dipendenti costretti ad utilizzare ferie arretrate o di accedere al fondo di integrazione salariale. Mentre Camurati procedeva con nuove assunzioni senza alcuna trasparenza».

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L’azienda di profumi replica che per quanto riguarda il Fis è stato fatto tutto nel rispetto delle regole, e lo stesso si può dire per le assunzioni: «L’assunzione del 7 gennaio scorso è perfettamente legittima e non presenta alcuna incompatibilità con la successiva richiesta di Fis, come confermato dalla normativa vigente». Ma le tre sigle sindacali avevano sollevato polemiche anche sul fronte dei turni. «Ogni venerdì vengono comunicati senza criterio. Chiediamo regole trasparenti, basate sulle reali esigenze produttive e sulle competenze dei lavoratori», così i sindacati. Il tutto, mentre «gli scaffali nei negozi - così le organizzazioni sindacali - sono vuoti». «La gestione dei turni e delle ferie è stata comunicata ai dipendenti - afferma Camurati - in modo trasparente e nel rispetto della legge e del contratto collettivo nazionale».