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VERCELLI

Gianfranco, il gatto mascotte ucciso da «la cattiveria umana»

Ferito da un proiettile ad aria compressa, era il portafortuna del birrificio Bsa

La tragica fine di Gianfranco, il gatto mascotte di Vercelli: un simbolo di resistenza e amore

Gianfranco, il gatto mascotte del birrificio Bsa Beer di Vercelli, è stato vittima di un atto di violenza che ha lasciato la città sbigottita.

Il povero micio è stato colpito da un proiettile ad aria compressa, rimasto ferito ha lottato per sopravvivere. Per mesi ha vagato nei dintorni combattendo contro il dolore. Nonostante gli sforzi, il suo stato di salute è peggiorato, fino a quando, poche settimane fa, il personale del birrificio ha annunciato sui social che il gatto era in evidente difficoltà e non era più possibile avvicinarlo. 

«Il nostro amato Gianfranco è in evidente stato di difficoltà e malessere. Visti gli spiacevoli trascorsi siamo molto preoccupati, chiediamo a chiunque lo vedesse di farcelo sapere. Sono già stati predisposti gli strumenti per portarlo allo studio del dottor Damiani per gli accertamenti».

Dopo quasi un mese, il Bsa Beer ha dato la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire:«Gianfranco ha perso la sua battaglia».

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Il post ha collezionato centinaia di cuoricini.«Abbiamo perso un amico, un'anima pura come solo quella degli animai può essere. Se ne è andato dignitosamente e coraggiosamente come ha vissuto, vittima di un'ignoranza e di una cattiveria umana che è difficile pensare esista ancora ai nostri giorni».

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