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Arresto
11 Maggio 2025 - 09:45
Foto d'archivio
Aveva trovato il modo di manomettere il braccialetto elettronico, evitando i controlli previsti dalla misura restrittiva del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, che lo aveva denunciato in passato. La manomissione impediva alle forze dell’ordine di ricevere l’allarme in caso di violazione della distanza minima stabilita dalla legge. Il protagonista della vicenda è un ragazzo di circa 25 anni, fermato dai carabinieri nella serata di sabato 10 maggio 2025 a Chieri, in via della Gualderia.
Intorno alle 18.30, i militari dell’Arma si sono presentati alla sua abitazione per eseguire un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso a seguito delle presunte violazioni del divieto. L’uomo, che non ha opposto resistenza, è stato fatto salire sull’auto di servizio ed è stato trasportato al carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
La misura cautelare è scattata dopo numerosi episodi di molestie e atteggiamenti persecutori nei confronti della ex compagna, madre di un figlio e residente in un altro comune della provincia di Torino. Secondo il racconto della donna, l’ex fidanzato avrebbe continuato a presentarsi nei pressi della sua abitazione, facendola sentire minacciata con comportamenti violenti e scenate di gelosia, simili a quelli che l’avevano già spinta a denunciarlo in passato.
A seguito della querela, la Procura di Torino aveva disposto inizialmente il divieto di avvicinamento. Ma la gravità delle presunte violazioni e la manomissione del dispositivo elettronico di sorveglianza hanno portato a un incremento della misura, con la decisione di trasferirlo in carcere in attesa degli sviluppi giudiziari.
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