Protesta al carcere di Ivrea: cinque detenuti salgono sul tetto

Si sono arrampicati sul tetto della struttura, per protesta, chiedendo di parlare con un magistrato. I protagonisti 5 detenuti del carcere di Ivrea, uno italiano e quattro di origine marocchina, che dalle 14 di questo pomeriggio si trovano in cima all'edificio. La notizia, diffusa da fonti sindacali, ha subito acceso i riflettori sulle condizioni interne dell’istituto penitenziario.

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A commentare l'accaduto è Leo Beneduci, segretario generale dell’organizzazione sindacale autonoma di polizia Penitenziaria(Osapp), che denuncia: «L’episodio presso il carcere di Ivrea è l’ennesima dimostrazione del fatto che in ambito penitenziario alle molteplici promesse dei governi di opposti schieramenti non seguono mai fatti concreti. La sofferenza interna alle carceri legata al sovraffollamento e alla disorganizzazione imperante, che purtroppo accomuna poliziotti e utenza, sta producendo conseguenze deflagranti in cui anche problemi di semplice soluzione diventano insormontabili».

Beneduci lancia poi un allarme per le prossime settimane: «Temiamo che con la calura estiva le criticità esistenti andranno ad assumere livelli di estrema drammaticità, con effetti sulla stessa società».

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Al momento, quattro dei detenuti restano ancora sul tetto, mentre uno è sceso per motivi di salute. Secondo quanto risulta, i cinque si sono arrampicati dal cortile interno della struttura. È previsto che, una volta conclusa la protesta, i detenuti vengano trasferiti in altri istituti penitenziari.