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IL RICORDO

"Bibi, mancherà a tutti noi"

Bardonecchia ricorda Franco, il fruttivendolo che ieri è scomparso, trascinato via dall'esondazione: cordoglio anche da parte di Repole

"Bibi, mancherà a tutti noi"

Via Medail 66a, il negozio di Franco "Siamo alla frutta"

“Lo vedi quel cane là fuori? Se ci fosse stato Bibi sicuro gli avrebbe già dato un biscottino”. C’è un retrogusto di amaro nelle parole di G. questa mattina “non ci posso credere, Franco. Ci conoscevamo da una vita, lo conoscevano tutti in paese. Un uomo generoso, un lavoratore eccezionale, un amico” continua l’uomo, lo sguardo fuori, su via Medail: di fronte il negozio di Chiaffrino, il fruttivendolo 70enne che ieri ha perso la vita nel dramma di Bardonecchia. Un’onda nera, così l’abbiamo definita sul giornale “ e così era, avete scritto bene. Sembrava fatta con gli effetti speciali” commenta una turista.

E G. riprende a ricordare il suo amico “Lui amava la sua vita. Era un uomo soddisfatto, gli piaceva il suo lavoro, stare in mezzo alla gente. E amava tantissimo gli animali. Tre anni fa aveva perso Ghibli e da poco aveva adottato un maltese”. G. due giorni fa aveva fatto aperitivo con Franco “e parlavamo del più e del meno, chi se lo immaginava… Qui senza di lui non sarà più lo stesso”
Ornella ha il bar davanti al negozio ortofrutticolo “gioioso. Ecco un aggettivo per Franco. Conosceva tutti a Bardonecchia perché sin da bambino faceva i mercati con il papà. Mancherà tantissimo qui: sembra una frase fatta ma gli volevano tutti bene. Veniva a prendere il caffè quando poteva, scambiavamo sempre due parole”.
In tanti passano davanti al negozio di via Medail 66a, in pieno centro. Le imposte chiuse. Tutti rivolgono uno sguardo alla porta.
La città stamattina ha ripreso vita. Al lavoro gli uomini per spalare il fango, in Comune l’incontro tra istituzioni e forze dell’ordine con protezione civile e croce rossa.


A "Bardo" c’è il sole, il cielo è sereno. Ma regna ancora il silenzio, esattamente come ieri sera. “Questa mattina svegliandoci speravamo fosse un errore, che qualcuno lo avesse trovato alla fine, magari al riparo da qualche parte. Invece lui non c’è più”. Profondo cordoglio è stato espresso dal cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa:
«La drammatica perdita di una vita turba profondamente la Valle e la comunità cristiana – ha dichiarato –. Sgomenta pensare che la tragedia possa giungere così improvvisa e insensata nella vita di un uomo e dei suoi cari». Il cardinale ha inoltre voluto manifestare la propria vicinanza alla sindaca Chiara Rossetti, impegnata nella gestione dell’emergenza: «A lei un pensiero di particolare amicizia e sostegno».

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