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L'iniziativa

Un clown per combattere la solitudine: arriva la "Panchina dell'ascolto" a Villar Perosa

Nasce a Villar Perosa la "Panchina dell'ascolto": i clown sociali offrono supporto emotivo ogni primo mercoledì del mese. Un'iniziativa contro la solitudine con il supporto del Comune

Una panchina per combattere la solitudine: l'iniziativa dei clown sociali a Villar Perosa

Un abbraccio, un sorriso e soprattutto delle orecchie pronte ad ascoltare. Il gruppo Un Clown per Amico porta a Villar Perosa la "Panchina dell'ascolto", un'iniziativa solidale per offrire supporto emotivo e combattere la solitudine che spesso affligge le persone.

L'idea nasce dalla volontà di essere "clown sociali" e fare qualcosa di concreto per il territorio, come spiega Sabina "Ratavuloira" Charrier, promotrice del progetto: «Parlando tra di noi, ho proposto di creare questa panchina per combattere la solitudine e dare ascolto a chi ha bisogno di parlare. Spesso è più facile confidarsi con qualcuno che non abbia un coinvolgimento, cioè non sia parente o amico».

UN APPUNTAMENTO FISSO OGNI PRIMO MERCOLEDÌ DEL MESE
Il primo incontro è fissato per mercoledì 3 settembre, dalle 16 alle 18, presso l'ala di fronte al municipio. Da quel momento, la "Panchina dell'ascolto" diventerà un appuntamento fisso ogni primo mercoledì del mese, creando un punto di riferimento stabile per la comunità.

L'iniziativa, che sarà presentata durante la tavolata in bianco, ha ottenuto il supporto del Comune e dell'associazione Cuore Aperto di Cristina Zanon, testimoniando l'interesse delle istituzioni locali verso progetti di inclusione sociale.

La scelta di posizionare la panchina in una zona centrale non è casuale, nonostante i possibili timori legati alla visibilità. «Sappiamo che c'è questo rischio, ma volevamo un posto che fosse accessibile, quindi non abbiamo scelto una soluzione defilata» chiarisce Charrier. «Inoltre vogliamo che la gente sappia che non è sola, che c'è un luogo a cui può rivolgersi e ottenere supporto emotivo».

L'approccio è volutamente informale e aperto a tutti: si può passare anche solo per un saluto o un abbraccio, senza necessariamente dover affrontare tematiche complesse. I volontari garantiscono la massima riservatezza sui colloqui e, in caso di problematiche specifiche, sono pronti a indirizzare le persone verso i servizi specializzati presenti sul territorio.

Per chi preferisse un approccio più riservato, è disponibile anche il numero di cellulare, che permette di avere una prima conversazione telefonica o di concordare un incontro in un luogo più defilato.

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