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Il caso

Intercettata la Conscience, ammiraglia della Freedom Flotilla: a bordo il medico torinese Francesco Prinetti

Nessun contatto con l’equipaggio internazionale, tra cui circa 90 medici e 150 attivisti

Intercettata la Conscience, ammiraglia della Freedom Flotilla: a bordo il medico torinese Francesco Prinetti

Dalla tarda serata di martedì 7 ottobre non si hanno più notizie di Francesco Prinetti, medico di Settimo Torinese imbarcato sulla nave Conscience, parte della Freedom Flotilla diretta verso Gaza.

Secondo le informazioni diffuse dal circolo del Partito Democratico di Settimo Torinese, che aveva avuto un collegamento in diretta con Prinetti poche ore prima dell’intercettazione, l’imbarcazione è stata fermata nella notte tra martedì e mercoledì 8 ottobre a circa 150 miglia dalla costa palestinese, in acque internazionali.

Il PD locale, in un comunicato ufficiale, ha attribuito l’operazione all’esercito israeliano e ha parlato di un’azione avvenuta “a ridosso delle acque territoriali egiziane”. Secondo quanto riportato nel comunicato, le navi sarebbero state assaltate da incursori scesi da un elicottero, e i membri dell’equipaggio – tra cui circa 90 medici e 150 attivisti – sarebbero stati arrestati.

Il partito richiama la IV Convenzione di Ginevra, citando l’articolo 23, che tutela il libero passaggio di medicinali, materiali sanitari e personale medico in zone di conflitto. Nella nota si legge che “i sanitari sono persone protette e non possono essere arrestati per il solo esercizio della loro professione”.

Il PD di Settimo Torinese ha chiesto al Governo italiano di intervenire per la liberazione dei medici e dei volontari.

In città, amici e colleghi di Prinetti hanno contattato la Farnesina per ottenere informazioni sulla situazione. Il medico era partito per partecipare alla missione umanitaria con l’obiettivo di portare aiuti sanitari alla popolazione di Gaza, insieme a personale e materiali destinati agli ospedali locali.

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