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Il corteo

Torino "invasa" dai Pro-Pal e tensioni per il corteo

In migliaia si sono radunati in piazza Castello pronti a sfilare il 7 ottobre nonostante il divieto della questura

I Pro-Pal in piazza Castello

I Pro-Pal in piazza Castello

Sono in migliaia, con cori e bandiere Pro-Pal, che hanno letteralmente "invaso" piazza Castello. Sale la tensione in centro città, con i manifestanti che sono pronti (nonostante il divieto della questura) a sfilare in corteo nel secondo anniversario del 7 ottobre 2023. "Blocchiamo tutto, dalla Flotilla alle piazze siamo resistenza", hanno annunciato, da giorni, sui social i Pro-Pal.

ORE 20: l'annuncio, il corteo parte da piazza Castello. "Il genocidio non è finito, siamo resistenza, continuiamo a bloccare tutto", lo striscione in testa al corteo che percorre via Pietro Micca. "Non ci facciamo intimidire, né dal Questore né dai ministri", urlano dal megafono.

 

Il corteo che da piazza Castello imbocca via Micca

 

ORE 21: la sfilata viaggia verso Barriera di Milano. Arrivati a Porta Palazzo, al corteo dei Pro-Pal si aggregano decine di "maranza". A Porta Pila la coda del corteo è ancora in via Pietro Micca. Le prime stime parlano dì 10mila persone.

 

Il corteo raggiunge Porta Palazzo

 

ORE 21.30: il corteo ha ampiamente superato le 10mila persone e, arrivato all'incrocio tra corso Giulio Cesare e corso Novara, gira a destra in corso Novara in direzione fiume Po. Intanto la questura precisa che nessuna manifestazione, né statica né dinamica, è stata autorizzata per la giornata odierna. E che i responsabili delle violazioni saranno denunciati.

 

ORE 22: il corteo passa in corso Regio Parco angolo Lungo Dora Siena. Dove avviene una sorta di "omaggio" a Sara Munari, una dei giovani leader del centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita, ancora agli arresti domiciliari. L'antagonista, che ha esposto una bandiera della Palestina dal balcone, saluta la folla di manifestanti che urlano: "Sara libera!".

 

ORE 22.30: momenti di tensione davanti al commissariato di via Verdi, dove alcuni "maranza" si sono sdraiati davanti alle forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. La sfilata è poi proseguita fino in piazza Vittorio. 

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