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Sostenibilità, intermodalità Settimo torinese

Settimo Torinese introduce il bike sharing con monopattini

Nuovo servizio di mobilità sostenibile con monopattini e biciclette elettriche, ma le reazioni sono contrastanti

Settimo Torinese introduce il bike sharing con monopattini

Nuovo servizio di mobilità sostenibile con monopattini e biciclette elettriche, ma le reazioni sono contrastanti

A Settimo Torinese, è stato lanciato il nuovo servizio di bike sharing che include 200 monopattini e 100 biciclette elettriche. Il progetto, promosso dal Comune con l’assessore alla mobilità Arnaldo Cirillo, intende rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile e intermodalità nella città. Il sistema, che utilizza mezzi “station based” (ovvero da prelevare in stazioni specifiche), mira a ridurre l’uso delle auto e a incentivare mezzi ecologici per gli spostamenti urbani.

Tuttavia, la reazione dei cittadini è stata contrastante. Sui social media, si è scatenata una discussione vivace, con opinioni che spaziano dall’entusiasmo alla preoccupazione. Alcuni accolgono positivamente il servizio, vedendolo come un passo verso una città più moderna e sostenibile, ma molti altri sono scettici e preoccupati per la sicurezza. Le critiche più comuni riguardano il rischio di incidenti e il possibile abbandono dei mezzi sui marciapiedi, che potrebbe ostacolare il passaggio per le persone con disabilità. Alcuni cittadini hanno anche espressamente messo in dubbio l’efficacia del servizio, paragonandolo ai fallimenti di esperimenti simili in altre città.

Un altro punto di discussione è la tariffa del servizio, che alcuni ritengono “caruccia”, sollevando interrogativi sulla sostenibilità economica per chi vorrà utilizzare frequentemente i mezzi. In risposta, il Comune ha previsto diverse opzioni di abbonamento e una promozione iniziale con 30 minuti gratuiti per i nuovi utenti.

Sul fronte della sicurezza, i monopattini e le biciclette elettriche sono dotati di localizzazione satellitare, limitatore di velocità (20 km/h per i monopattini, 25 km/h per le e-bike) e blocco della corsa fuori dalle zone abilitate. Queste misure sono state pensate per garantire maggiore sicurezza agli utenti e per evitare il cattivo uso del servizio.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo da alcuni cittadini, che lo vedono come un’opportunità di modernizzazione e una risposta alle esigenze di mobilità verde. Tuttavia, la sfida principale sarà monitorare l’utilizzo corretto dei mezzi, la sicurezza degli utenti e l’effettiva riduzione del traffico. Il successo del servizio dipenderà dal comportamento dei cittadini e dalla capacità del Comune di gestire eventuali problematiche.

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