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PINEROLO

Muri sfondati, rifiuti, macerie e bivacchi: l’ex Circondario in mano ai senzatetto

L’edificio è in attesa di una riqualificazione: «I lavori dovrebbero partire all’inizio del prossimo anno»

Muri sfondati, rifiuti, macerie e bivacchi: l’ex Circondario in mano ai senzatetto

Muri sfondati, rifiuti, macerie e bivacchi: l’ex Circondario in mano ai senzatetto

Muri sfondati, rifiuti, macerie, materassi abbandonati. È in questa situazione di degrado che versa l’ex Circondario della Città Metropolitana, dove è stato trovato ieri mattina un senza fissa dimora di 24 anni. La polizia urbana durante i controlli sul territorio ha incontrato l’uomo mentre dormiva, cercando riparo dal freddo di questi giorni. Risultato con i documenti in regola, il giovane è stato accompagnato al dormitorio della stazione di Posta.

L’ex Circondario di via Alpi Cozie a Pinerolo nel complesso del Parco della Pace è uno spazio di proprietà del Comune di Pinerolo concesso alla Città Metropolitana di Torino ed è stato utilizzato come sede di vari Uffici dell'Ambiente decentrati sul territorio di Pinerolo, da quelli che si occupavano di caccia e pesca a quelli di servizio cantonieri. Dal 2022 i locali sono stati lasciati da Città Metropolitana e un anno fa circa è avvenuto lo sgombero, in attesa della realizzazione di un progetto del Comune da tre milioni di euro rivolto alle politiche giovanili. La struttura, tuttavia, è in evidente stato di degrado e si presta a essere occupata da senzatetto. «Si tratta di un fabbricato che purtroppo spesso ospita soggetti di diverso tipo - conferma il sindaco Luca Salvai -. Abbiamo vinto un bando del Ministero per cui arriveranno tre milioni di euro in tre anni. Dobbiamo partire con i lavori, ma fino a quel momento non possiamo intervenire diversamente. Gli interventi sono previsti per inizio 2026 per riuscire in teoria a finire tutto entro la fine dell’anno prossimo».

Durante lo stesso controllo al Parco della Pace, i vigili hanno ricevuto segnalazione anche di un 29enne che dormiva all’interno di un’auto. Il mezzo non è risultato di sua proprietà e sono emersi diversi precedenti penali dell’uomo, tra cui un ordine di arresto. Per questo è stato accompagnato al carcere Lo Russo-Cutugno di Torino.

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