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Il fatto

Val Sangone, la volpe ferita torna libera grazie a una catena di solidarietà

Giovane volpe investita tra Giaveno e Avigliana salvata da veterinari e volontari, poi liberata nel Parco Orsiera-Rocciavrè

Francesca Ciavarella

Francesca Ciavarella

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specialunit@cronacaqui.it

30 Dicembre 2025 - 16:50

Val Sangone, la volpe ferita torna libera grazie a una catena di solidarietà

Una storia che unisce impegno civile e professionalità: in Val Sangone, una giovane volpe trovata in condizioni critiche è tornata nel suo habitat grazie a una rete di collaborazione tra cittadini, volontari e medici veterinari. Un lieto fine costruito passo dopo passo, con competenza e attenzione.

Mercoledì 17 dicembre, lungo la strada tra Giaveno e Avigliana, un esemplare maschio di volpe, con meno di un anno di vita, è stato rinvenuto in evidente difficoltà. Presentava un serio trauma cranico: disorientamento, movimenti in circolo, difficoltà motorie. L’ipotesi più probabile è un investimento o comunque il contatto con un’auto.


L’animale è stato subito trasferito nello studio della dottoressa Michela Guerriero, in via Stazione a Giaveno, dove è iniziato un percorso di assistenza durato circa cinque giorni. Alla cura hanno contribuito la stessa dott.ssa Guerriero, la dott.ssa Anna Kukharskaya e la laureanda in veterinaria Carola Ferrante, che hanno monitorato costantemente l’evoluzione clinica, favorendo il recupero progressivo fino alla completa riabilitazione.

Domenica 21 dicembre è arrivato l’epilogo più atteso: dopo una leggera sedazione necessaria al trasporto in sicurezza, la volpe è stata reintrodotta in un’area idonea e protetta del Parco naturale Orsiera-Rocciavrè. Decisivo il supporto logistico dei volontari dell’Aib di Coazze — Federico Dovis, Paolo Miglietti e Laura Minuzzo — che hanno seguito le operazioni e atteso il termine dell’effetto dell’anestesia prima di allontanarsi.

La vicenda racconta un modello virtuoso: dal cittadino che segnala, ai volontari che intervengono, ai professionisti che curano.

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