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24 Ottobre 2021 - 08:49
Ieri ha esordito in anteprima mondiale nella vetrina internazionale della Festa del Cinema di Roma, tra poche ore invece arriverà nelle sale (di sole otto città, tra cui la nostra): il film di Pierfrancesco Diliberto - meglio noto al pubblico come Pif - ha un titolo lungo e controverso, “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, ed è stato girato in gran parte a Torino, addirittura nel lontano settembre 2019.
«Il mio terzo capolavoro cinematografico», lo definisce ironicamente il regista, già autore per il cinema del successo “La mafia uccide solo d’estate” e dell’interessante “In guerra per amore”: «Se non riuscite ad essere a Roma, potrete vederlo anche al cinema. Mi raccomando, non mancate».
Si fa presto a dirlo ma meno a farlo: l’uscita in sala è di quelle lampo, solo pochi giorni prima di arrivare su Sky, che ha prodotto il film. Dove e quando vederlo a Torino, quindi: martedì al Classico in piazza Vittorio (tre spettacoli, alle 15,45, 18 e 20,15) e mercoledì al Greenwich Village in via Po (ore 15,30,18,45 e 21). E basta, sei occasioni soltanto per non farselo sfuggire.
Pif non verrà in città a presentarlo (andrà a Palermo, dove è nato, Milano e Roma): un peccato, dopo i tanti giorni di lavorazione che lo hanno visto a Torino durante le riprese, sostenute dalla Film Commission. Nel corso della settimana di riprese piemontesi le location interessate sono state: il Teatro Regio, il Parco Dora, la Chiesa del Sacro Volto, la stazione di Porta Susa, la sede della Lavazza, il Campus Universitario San Paolo in via Caraglio e l’ex-fabbrica Olivetti ad Ivrea. Impegnati sul set anche diversi professionisti locali, tra cui Luca Emanuelle Galzignato (location manager), Luana Velliscig (casting comparse) e Massimiliano Gelo (capo parrucchiere).
Scritto da Michele Astori e Pierfrancesco Diliberto, il film è liberamente ispirato a “Candido e la tecnologia” del collettivo I Diavoli. Racconta la storia di Arturo, un manager rampante che senza sospettarlo introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda. Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare come rider per una grande multinazionale, colosso della tecnologia. L’unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa azienda, ma dopo la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato alla figura di Stella, non può permettersi di rinnovare l’abbonamento. L’uomo si troverà così costretto a darsi da fare per ritrovare l’amore e la libertà, ammesso che esistano davvero.
I protagonisti sono Fabio De Luigi e Ilenia Pastorelli, affiancati dallo stesso Pif, dalla torinese di adozione Valeria Solarino, da Maurizio Marchetti, Maurizio Lombardi e con Eamon Farren.
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