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12 Dicembre 2021 - 08:55
Gianluca racconta volentieri di quante volte Alessandro Siani lo abbia spronato sul set, «dai, credi in te stesso, questa scena può venirti decisamente meglio!», insisteva durante le riprese di “Chi ha incastrato Babbo Natale”, il cinepanettone con Christian De Sica, Diletta Leotta, Angela Finocchiaro e diretto dal mattatore napoletano in uscita il 16 dicembre. Non è stato facile, ma lui lo ha fatto, ha creduto in se stesso e, oggi, Gianluca Cofone si trova alla vigilia di un importante traguardo, ancora più difficile da raggiungere quando si nasce affetti da nanismo e da tutta la vita si combatte contro quei centimetri in meno in un mondo solo virtualmente “perfetto”. «Sì, dopo questa esperienza mi sento decisamente più sicuro» racconta Gianluca, 28 anni di Chieri, il nano più famoso dello spettacolo con milioni di visualizzazioni sui social e su Youtube e con una vasta esperienza al fianco di artisti quali Gigi Proietti, Giancarlo Giannini, Shade. «Quello che mi manca è ancora un po’ di fiducia in me stesso e, poi, non mi ferma più nessuno. Dopo questa esperienza nei panni dell’Elfo Coreografo con cui ho lavorato a stretto contatto con De Sica, da grande, anche se non lo diventerò mai (scherza, ndr), voglio continuare a fare l’attore».
Spera in ruoli anche distanti da quelli del nano? «Certo, vorrei una serie tutta mia o cimentarmi in ruoli diversi. La storia del cinema è ricca di attori nani anche famosi, io mi ispiro a Peter Dinklage del “Trono di spade”, è il mio idolo».
Come ha iniziato la sua avventura nel mondo dello spettacolo? «Io da sempre faccio l’animatore nelle discoteche e ho diverse stagioni nei villaggi estivi alle spalle. Cinque anni fa, però, ho iniziato da Facebook aprendo una pagina social e da lì è iniziato il mio cammino sui social raggiungendo anche 6 milioni di visualizzazioni. I miei video e sketch hanno sempre avuto anche un fine sociale».
Ci spieghi meglio? «Il mio obiettivo è quello di aiutare le persone che vengono denigrate reagendo con leggerezza e con una risata».
A lei è capitato? Di essere denigrato? «Non sono stato vittima di bullismo, se è questo che intende. Certo che da ragazzino ho attraversato momenti difficili tra battute della gente, sguardi, qualcuno aveva persino paura ad avvicinarsi a me».
Come n’è venuto fuori? «Parlandone molto con la mia famiglia, con gli amici stretti e chiedendo aiuto. Sono stato anche dallo psicologo in passato e devo ammettere che le sedute mi hanno aiutato».
Adesso come si sente? «Sto molto bene, mi diverto e spero di fare divertire anche gli altri, mi sento lo scemo del villaggio».
È fidanzato? «Oggi no, ho tre relazioni alle spalle. Mi sento pronto per un nuovo amore».
Ma prima deve godersi l’uscita in sala… «Devo ancora capire come sono finito lì, non ci credo. Tra l’altro prima delle riprese nell’autunno di un anno fa, feci il Covid e per un pelo rischiai di saltare il film. Sono l’undicesimo attore del cast, sono l’Elfo che insegna a De Sica a ballare».
Com’è stato lavorare con lui? «Uno spasso, è un’icona».
Nel cast c’è anche la bella Leotta… «Con lei si è creato un bel rapporto è una persona alla mano e di cuore, decisamente diversa da come la si vede in tv, siamo diventati amici. Mai giudicare le persone dall’apparenza…».
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