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Così Simona Ventura: la signora della Tv si dà ai documentari

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La prima volta può essere un caso, ma se succede due volte a distanza di pochi mesi, no: Simona Ventura ormai accanto alla sua carriera da conduttrice televisiva ha iniziato un parallelo percorso da regista di documentari, su temi sociali e civili importanti. A settembre 2021 aveva sorpreso tutti quando aveva esordito direttamente al Lido di Venezia, alla Mostra del cinema con “Le 7 giornate di Bergamo”, intenso progetto dedicato al momento più difficile della città lombarda colpita dall’arrivo a inizio 2020 del coronavirus.

Ora la showgirl cresciuta a Chivasso si occuperà di raccontare un grande personaggio della politica italiana in “A Subito. Gli ultimi cento giorni di Marco Pannella”. «Le immagini inedite di Marco Pannella raccolte da Matteo Angioli nei suoi ultimi mesi di vita raccontano come non ci sia mai stata alcuna differenza tra la vita pubblica e privata del leader radicale. Sono inoltre una straordinaria testimonianza della sua generosa vita in cui ha combattuto per la libertà di scelta di ognuno di noi», ha spiegato la signora della Tv.

In queste ore Simona Ventura ha presentato il trailer ufficiale del suo nuovo lavoro lanciando anche una nuova iniziativa per l’adozione di misure a sostegno della giusta informazione e conoscenza, l’ultima campagna lanciata dal leader radicale. Il trailer è visibile anche sui canali social ufficiali della conduttrice: in pochi secondi sono tanti i personaggi che appaiono a dialogo con Pannella, da Vasco Rossi a Papa Francesco, da Silvio Berlusconi al presidente Giorgio Napolitano, da Matteo Renzi a Renato Zero.

Non è ancora chiaro quando questo nuovo documentario verrà mostrato al pubblico ufficialmente, ma non stupirebbe se Alberto Barbera, ex-direttore del Museo del cinema da molti anni alla guida della Mostra veneziana, volesse ripetere l’invito anche questa volta.

Dopo il Lido e qualche proiezione in altre città, si attende che “Le 7 giornate di Bergamo” arrivi in televisione, dove la regista è di casa anche se in altre vesti. Di quel progetto ricorda: «Decine di ore di girato nel marzo 2020 - ha detto -, realizzato proprio durante i sette giorni della costruzione dell’ospedale Covid alla Fiera di Bergamo, per poi tornare nel maggio 2021, proprio nei giorni in cui la struttura veniva smontata. Una struttura del racconto puntuale ma leggera con un finale carico di ottimismo».

La conduttrice piemontese è reduce in televisione dall’avventura di “Citofonare Rai 2”, in cui ha diviso la conduzione ogni domenica fino a maggio con Paola Perego.

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