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10 Gennaio 2023 - 08:08
«Quando leggo un testo, soprattutto un grande classico, non posso fare a meno di chiedermi che cosa possa significare per il pubblico di oggi». Jurij Ferrini se l’è chiesto, ad esempio, con il “Macbeth” di Shakespeare, che ha riletto creando un eroe moderno. Sempre di Shakespeare con “Misura per misura” o con “Sogno di una notte di mezza estate”, una delle più famose commedie del teatro elisabettiano. Ora il regista napoletano se lo chiede con il più celebre dramma della gelosia scritto dal Bardo, che rilegge in una nuova coproduzione dello Stabile di Torino e Progetto U.r.t.
L’“Otello” di William Shakespeare, nella traduzione di Emilio Cecchi e Giovanna Cecchi, va in scena in prima nazionale questa sera (ore 19,30) al Teatro Gobetti di Torino con Jurij Ferrini regista e interprete (in replica fino al 5 febbraio prossimo). Un Otello inedito, il suo, dove, l’amore, la gelosia, l’odio e tutti i sentimenti che agitano il protagonista si intrecciano ai temi della discriminazione, della cospirazione e dell’intolleranza. «Nella mia immaginazione - spiega il regista - la storia del nero Otello diventa la storia d’amore di un generale delle forze armate occidentali, di stanza con le sue truppe a presidiare un’esotica e meravigliosa isola per difenderla da forze nemiche mediorientali, accompagnato al fronte dalla sua splendida moglie, Desdemona, una donna estremamente libera e intelligente, che lo ama profondamente contro tutti i pregiudizi di una società ancora fortemente razzista, come in parte lo è ancora la nostra, e da un suo ufficiale, Jago, uomo altrettanto intelligente, affidabile in apparenza e votato, nel suo intimo, a un oscuro nichilismo e alla distruzione di ogni istinto vitale». Uno Jago che Ferrini ha voluto interpretato da una donna, Rebecca Rossetti. Con lei sul palco di via Rossini anche Paolo Arlenghi, Sonia Guarino, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele Puleio.
Nell’ambito del progetto di accessibilità degli spettacoli promosso dallo Stabile, le recite dal 31 gennaio al 5 febbraio saranno fruibili con smartglass e smartphone con soprattitoli in italiano e in italiano facilitato, con audiointroduzione ad inizio spettacolo; tour tattile venerdì 3 febbraio alle 18 e replica soft domenica 29 gennaio. Tutto ciò che il pubblico vorrà chiedere a Ferrini per le sue scelte registiche e agli attori della compagnia, potrà farlo mercoledì 18 gennaio nell’incontro che si terrà alle 17,30 alla Caffetteria Lavazza del Carignano.
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