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Chiude lo storico pub “Capolinea 8” dove suonarono i più grandi del jazz

Chiude lo storico pub “Capolinea 8” dove suonarono i più grandi del jazz
Sul palco del Capolinea 8 si sono alternati i migliori jazzisti internazionali, tra cui anche Chet Baker negli anni Ottanta. Ma d’ora in poi i concerti di swing e il blues che animavano uno dei più vecchi pub di Torino sono soltanto un ricordo. Sì, perché il locale di via Maddalene a Regio Parco ha chiuso i battenti dopo la cessione dello storico gestore prima del Covid, successivi passaggi di mano e uno sfratto indetto dalla proprietà. Ma nonostante le difficoltà, il Capolinea potrebbe presto rinascere. Fondato nell’agosto del 1975 all’interno del Borgo della vecchia Manifattura Tabacchi a pochi metri dalla fermata del capolinea del tram 8, al posto di una vecchia vineria, il Capolinea 8 era diventato fin da subito un luogo di ritrovo d’appassionati di musica jazz. Negli anni ‘80 era il locale simbolo del jazz torinese e ospitò artisti di consacrata fama mondiale, come Chet Baker, Scott Hamilton, John Riley, Cedar Walton, Billy Higgins, Roy Haynes, Enrico Rava, Franco Cerri, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Felice Reggio, solo per citarne alcuni. Un successo consolidato anche grazie alla direzione artistica del chitarrista Max Gallo e la gestione ventennale di Luca Sterpone che ha rilevato il locale nel 1999. All’interno si respirava un’atmosfera d’altri tempi, si potevano gustare piatti della tradizione al calore di un camino e di un vecchio “putagè”. Poi però negli ultimi anni le cose sono cambiate. «Ho cercato di cedere il locale prima del Covid ma chi è subentrato dopo di me ha avuto dei problemi e la licenza mi è tornata indietro» spiega Sterpone che ha deciso di lasciare «perché ho sentito la necessità di una svolta nella mia vita dopo vent’anni alla guida del Capolinea». Tanti i ricordi tra i tavoli della storica birreria. «Dai mostri sacri del Jazz internazionale ai concerti di Torino Jazz Festival, ma il momento che mi è rimasto più nel cuore - ricorda Sterpone - è il concerto per i 40 anni del Capolinea con i padri del jazz italiano, Gianni Cazzola alla batteria, Riccardo Zegna al pianoforte e al contrabbasso Luciano Milanese, che purtroppo non c’è più». La speranza invece invece c’è ancora. Il locale infatti dovrebbe riaprire ad aprile. «Il Capolinea 8 e la sua vocazione rimarranno gli stessi, cambierà soltanto il menù» assicura il futuro gestore che ha preferito rimanere anonimo
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