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Pirlo: «Porto, che botta. Ora ripartiamo subito con spirito e orgoglio»

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Andrea Pirlo

Archiviata la Champions, in questa fase delicata della stagione, contano le motivazioni. L’Inter è lontana anni luce ma con tanti punti ancora a disposizione, la Juve deve subito voltare pagina a partire dalla trasferta di Cagliari. Non ci saranno Buffon (lombalgia), Ramsey, Demiral e Dybala: «Torna dopo la sosta».

Pirlo, come sta la squadra? Che Cagliari incontrate?

«Ci stiamo riprendendo, è stata una bella botta. Ci siamo allenati tutti insieme e la strada per Cagliari è bene impressa nella testa dei ragazzi. Loro hanno cambiato allenatore da poco che ha ottenuto subito degli ottimi risultati. Sarà una partita importante dopo la nostra eliminazione dalla Champions. Ci vorrà grande orgoglio e grande spirito».

Cosa ne pensa delle voci che arrivano da Madrid su CR7? Gioca?

«È normale che sia deluso da quanto è successo l’altra sera, come tutta la squadra. Si è allenato bene e penso abbia recuperato per giocare. È normale anche che ci siano voci dopo l’altra sera, lui è il personaggio più importante a livello calcistico e fa sempre parlare, però ricordiamoci che ha sempre fatto bene, facendo 90 gol con la Juventus e ha sempre dimostrato il suo valore. Può capitare che in una partita non faccia gol come capita anche agli altri ma su di lui fa più clamore».

Come si superano questi momenti?

«Nella mia carriera ne ho avuti tanti perché ho vinto tanto ma ho anche perso tanto. Ho sempre cercato di ripartire con grande entusiasmo nonostante le grandi delusioni. Faremo lo stesso perché siamo a marzo e abbiamo ancora davanti 13 partite di campionato più la finale di Coppa Italia, non è finita mercoledì la nostra stagione. Ripartiamo con grande voglia di dimostrare che siamo la Juventus e possiamo ancora arrivare a giocarci il campionato fino all’ultima partita. Dipenderà da noi, da quello che vorremo fare e dagli obiettivi che ci siamo prefissati. Siamo tutti convinti e dai momenti di grande tristezza bisogna tirare fuori il meglio e sono sicuro che lo faremo».

La società aveva chiesto qualche obiettivo minimo?

«No, non mi aveva chiesto nessun obiettivo. Quando sei alla Juventus l’obiettivo è quello di vincere come tutti gli anni. Tutto quello che si fa è sempre improntato per arrivare al successo finale. Quando si allena la Juve bisogna portare a casa dei trofei. Abbiamo ancora la possibilità di raggiungerli».

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