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Allegri: "Con lo Spezia farò dei cambi, ora dobbiamo vincere"

Fc Barcelona - Juventus FC

Massimiliano Allegri (foto depositphotos)

Due pareggi in quattro gare, la squadra in zona retrocessione, la vetta della classifica che già dista dieci punti: erano sessant'anni che la Juventus non partiva così male in campionato. Il fronte dei "No Max" aumenta tra gli juventini e il tecnico è consapevole che la sua posizione non è più così salda. Domani c'è lo Spezia, una sfida di cui Allegri conosce bene l'importanza. "Affrontiamo una squadra sbarazzina che gioca senza eccessive preoccupazioni. In quello stadio non è mai semplice", dice in conferenza stampa.

"Bisogna essere pronti a giocare una partita intensa e pari al loro ritmo. Morata ha recuperato e sta bene, unico out è Chiellini che ha avuto la febbre, ha recuperato ma preferisco lasciarlo a casa. Adesso dobbiamo solo vincere, anche domenica abbiamo fatto una buona prestazione, il problema che si ripete spesso è che sbagliamo troppo tecnicamente. In questo momento - dice Allegri - non c'è tanto da parlare, bisogna solo raccogliere punti, vincere e fare qualcosa in più".

Quindi sullo sfogo dopo il Milan: "Sono umano anch'io, non sono di ferro anche se sono abbastanza lucido e distaccato. Visto che è due anni che giocano di seguito senza interruzioni, quelli che entrano dalla panchina devono essere determinanti a livello di approccio. Ma questo vale per tutte le partite, non solo col Milan. Esigo rispetto e responsabilità, lo meritano anche i compagni. Ci sono tantissime partite e bisogna essere pronti. Con lo Spezia ci saranno tantissimi cambi, non è il caso di essere piccinosi, l'unica cosa che conta è il campo".

Il pensiero corre ancora alla vittoria sfuggita coi rossoneri: "Ho rivisto la partita di domenica: dal 45' al 52' abbiamo sbagliato otto palle gratuite. In questi momenti bisogna avere una buona gestione della palla, fare le scelte giuste. Abbiamo avuto occasioni per il 2-0, nel calcio se sbagli tecnicamente poi rischi di pagarlo a caro prezzo. Siamo stati fortunati a non perderla, nel senso che il fischio è arrivato quando eravamo in difficoltà. Bentancur? Non trovo in difficoltà né lui, né nessun altro. Rabiot? Gli manca solo di essere più cattivo in zona gol. Non siamo una squadra giovane, siamo una squadra in cui alcuni giocatori hanno grande esperienza, altri un po' meno a livello internazionale. Non si può considerare giovane un calciatore di 23-24 anni".
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