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È caccia ai talentini. Ramsey e Kulusevski vanno via a gennaio?

Tchouameni

Finita la sosta per le nazionali, si torna al campionato e ai problemi ordinari, che per Allegri significa soprattutto un centrocampo da inventare in vista della partita con la Roma. Rabiot, infatti, positivo al Covid, è ancora irrecuperabile e McKennie torna malconcio dalla nazionale Usa. Le alternative per una mediana hanno quindi i nomi di Kulusevski e di Aaron Ramsey, ossia due dei giocatori che Allegri avrebbe già inserito nella lista del probabili partenti a gennaio.

Nonostante le fiammate, il talento svedese avrebbe di fatto deluso l’allenatore bianconero a causa della difficoltà a trovargli un ruolo in cui renda al meglio, tra attacco (seconda punta) e centrocampo. Lo stesso McKennie potrebbe salutare la compagnia, anche a causa di qualche eccesso di natura comportamentale, che si sa quanto poco apprezzi Allegri. Il ds Paratici, che lo aveva portato a Torino, lo vorrebbe adesso al Tottenham. E poi c’è Ramsey, che con i suoi sette milioni di euro annui di stipendio è una voce onerosa per la Juve, senza che a ciò corrisponda un rendimento in campo vicino ai suoi momenti migliori all’Arsenal: il centrocampista gallese potrebbe allora tornare in Premier, alla corte dei ricchissimi sauditi che, tra le polemiche, hanno acquistato il Newcastle.

A ottobre, d’altra parte, ma in fondo è vero che il mercato non chiude mai, è già tempo di elaborare strategie per gennaio: in casa Juve, oltre al bomber Vlahovic per cui pare cosa fatta, piace moltissimo il talentino francese Aurelien Djani Tchouameni, un 2004 di immense prospettive e che si sposerebbe bene con il piano della Juventus di ricominciare da giovani di talento, per costruire un ciclo vincente sul lungo periodo. Ma poiché si sa benissimo che dalle parti della Continassa non abbonda la pazienza, servirebbero sì giovani ma già pronti per calpestare grandi palcoscenici (e qui arrivano i grandi dubbi per l’investimento effettuato su Kean e per l’acerbo Kaio Jorge, apparentemente destinato al prestito). Sulle tracce del francesino, però, si è mosso il Chelsea.

In termini di suggestioni, infine, va annotato il tormentone social partito dagli applausi dello Stadium, domenica, a Gigio Donnarumma, in risposta ai fischi che gli aveva riservato San Siro. Che i tifosi bianconeri tentino di adularlo come fecero con gli applausi a Ronaldo? Il portiere azzurro, al di là dei sorrisi di circostanza, non è difatti felicissimo di fare panchina (d’oro) a Parigi. E con Raiola mai dire mai.

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