l'editoriale
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23 Gennaio 2022 - 08:30
Testa al campo e alla partitissima contro il Milan, non al rinnovo di un contratto in scadenza: Massimiliano Allegri indica a Paulo Dybala la strada da seguire. «Dal punto di vista fisico sta molto meglio, da quello mentale lo vedo molto più sereno - dice il tecnico bianconero a proposito della Joya - e questo lo aiuta: è più libero nel giocare, ha meno responsabilità addosso e sono contento di ciò che sta facendo, da qui a fine stagione ci darà tanto».
Parole che hanno il sapore di un’altra maglia da titolare per l’argentino, chiamato come tutta la Juve a proseguire nella striscia positiva. Il numero 10 bianconero è reduce da tre gol nelle ultime quattro partite giocate tra campionato, coppa Italia e Supercoppa Italiana, la squadra in campionato ha messo in fila otto risultati utili consecutivi e da undici gare a questa parte viaggia a ritmi da scudetto.
«Siamo in un buon momento, ma il percorso è ancora lungo e siamo indietro in classifica» sottolinea Allegri, chiamato alla sfida del cuore contro il Milan alla Scala del Calcio. «Sarà una bella da giocare e importante per la graduatoria, ma è un peccato che ci potranno essere soltanto cinquemila spettatori - spiega l’allenatore alla vigilia del big-match di San Siro - anche se in questo periodo non è possibile fare diversamente». La sua Juve non ha mai battuto una delle prime quattro, in questa stagione: «Sarebbe importante fare tre punti, ma non sarà facile - ammette Allegri - anche perché i rossoneri segnano tanto, hanno ottima tecnica e sono bravi sulle palle alte: noi lavoriamo per agguantare e restare attaccati alle prime quattro posizioni, speriamo che sia la volta buona per vincere».
ll Milan si sta ritrovando dopo anni complicati e la Juve invece sembra indietro rispetto alle stagioni dei successi: «Sono stati bravi a de-responsabilizzarsi e hanno lavorato molto bene, qui alla Juve arrivavamo da nove anni incredibili e irripetibili per chiunque in serie A» le differenze trovate dal tecnico. Ma, per il futuro, Allegri è ottimista: «È andato via Cristiano Ronaldo e ci siamo affidati a tanti ragazzi tra i 20 e i 23 anni - il progetto che ha in mente insieme ai massimi dirigenti del club - e i giovani danno tanta corsa e forza, ma mancano in esperienza: la fai soltanto giocando e capendo come gestire le gare. Da questo punto di vista stiamo crescendo e la vittoria contro l’Udinese mi ha dato ottime risposte sul piano della maturità perché abbiamo fatto altri passetti in avanti».
Il mercato è aperto, «ma la rosa è questa e rimarremo così» la risposta di Allegri sull’argomento. Per i centrocampisti, però, si parla di qualche addio: «Ramsey resta in partenza - ammette l’allenatore sul gallese - e Arthur è un giocatore importante: veniva da un periodo di inattività ma la sue qualità non si discutono, inoltre è sempre stato nel giro della nazionale brasiliana». Questa la posizione di Allegri sui nomi più chiacchierati, ma è già tempo di concentrarsi sul Milan: «Mancherà Bonucci, per il resto stiamo tutti bene ma devo ancora decidere, spero di azzeccare la formazione per domani sera», la solita battuta del tecnico toscano.
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