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20 Febbraio 2022 - 08:23
Belotti c’è, anche se sul suo futuro continuano ad addensarsi altri nuvoloni. «Non so se è stato l’ultimo derby, ma sono orgoglioso di me stesso e dei compagni perché abbiamo fatto una grande partita» ha commentato dopo l’1-1 contro la Juve con tanto di ritorno al gol dopo 111 giorni. «Peccato non aver vinto, penso che avessimo portato a casa i tre punti non avremmo rubato nulla - il rammarico per la mancata vittoria - ma è stata una bellissima serata: personalmente ho avuto due mesi pieni di infortuni che mi hanno tenuto fuori a lungo ma ho continuato a lavorare tanto, quando sono tornato con la squadra è stato tutto più facile perché il mister crede in me come il resto dei compagni».
Belotti segna ed esulta, per Milinkovic-Savic è stata un’altra prestazione macchiata. Juric cita spesso i punti persi nei finali, il conto si aggira intorno ai sei, ma ora cominciano a pesare anche quelli sfuggiti per le disattenzioni dell’estremo difensore. La “passeggiata” per l’area di rigore contro il Sassuolo, le topiche di Udine, due gol fotocopia tra Venezia e Juve: il portiere ha bisogno di ritrovarsi, anche se le valutazioni sono già in corso.
I tifosi cominciano a storcere il naso, anche perché le ultime due reti sono sembrate davvero identiche. Cross sul secondo palo, errore di valutazione sia nella traiettoria che nel posizionamento, gol avversario: un portiere di due metri e 02 non può non uscire, o almeno dovrebbe cercare di limitare i danni tra i pali. In entrambe le occasioni, invece, il serbo è apparso titubante nei fondamentali, mentre Berisha e Gemello sono rimasti a guardare. Nelle prossime settimane si cercherà di capire i motivi di questa involuzione di Milinkovic-Savic, il quale nel girone d’andata aveva addirittura impressionato in positivo.
Sui social, invece, il punto raccolto allo Stadium è stato preso con tanto orgoglio e una buona dose di autostima ritrovata. «Un derby giocato da Toro, in gran parte dominato e credo che tutto l’ambiente granata possa essere orgoglioso di noi»: la soddisfazione di Lukic su Instagram a ventiquattr’ore di distanza dalla stracittadina disputata nella tana dei bianconeri. «Un grande lavoro di squadra, continuiamo a lottare con il coltello tra i denti» commenta Mandragora, autore di un’ottima prestazione contro i bianconeri. Anche Ansaldi esalta i compagni e la gara dei granata: «Proseguiamo a lottare per giocare così ogni partita e vedere i risultati che il lavoro dà», il pensiero dell’esterno argentino. «Questo è lo spirito», commenta Bremer, capace di annullare completamente un attaccante del calibro di Vlahovic. Intanto, anche la Primavera ha ritrovato il sorriso dopo un periodo negativo: i torelli raccolgono il primo successo del 2022 e battono 1-0 il Pescara grazie alla rete di Akhalaia. «Questa vittoria è anche dello staff tecnico che mi ha dato una grande mano nel preparare una partita molto complessa in soli due giorni - ha commentato l’allenatore - e la vittoria ci restituisce un po’ di fiducia: ora siamo di nuovo a un punto dai playoff e possiamo affrontare i prossimi impegni con maggiore serenità».
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