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29 Marzo 2022 - 08:19
FLORENCE, ITALY - MARCH 28: Nicolo Zaniolo and Gianluca Scamacca of Italy in action during a Italy training session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on March 28, 2022 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Non sarà l’ultima da commissario tecnico della Nazionale, o almeno così sembrano far intendere le sue parole. «Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto e ne riparleremo nei prossimi giorni: ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare per il futuro» il messaggio di Roberto Mancini prima di partire per la Turchia e dopo la seconda apocalisse mondiale.
«Dobbiamo ripartire, ricordando che in futuro ci saranno altre partite importanti» l’altro passaggio della conferenza stampa del ct che fa immaginare una sua permanenza nonostante la debacle di Palermo contro la Macedonia del Nord al primo turno dei play-off per il Qatar. E poi ancora: «Mi sento di restare perché sono ancora a giovane - ha aggiunto Mancini - e volevo vincere un Europeo e un Mondiale, quindi per il Mondiale devo aspettare un attimo: mi piace questo lavoro e coi ragazzi voglio riorganizzare qualcosa di importante, a parte la delusione il resto va avanti». Resta difficilissimo, però, riuscire a digerire un’amarezza come quella di Palermo: «È inutile stare a trovare spiegazioni, dovevamo vincere il nostro gruppo con almeno due punti di vantaggio sulla Svizzera - i conti del ct - perché a Basilea doveva finire 3-0 e in Bulgaria ci stava la goleada: ormai è accaduto quel che è accaduto, dobbiamo accettarlo senza pensare o cercare scuse». Poi ci sono le polemiche per chi ha lasciato il gruppo azzurro: «Li ho obbligati io ad andarsene, se possiamo fare qualcosa per loro e per i club lo facciamo - la risposta di Mancini su Jorginho, Immobile e Insigne, già rientrati nelle rispettive squadre - e non avrebbero giocato perché non sono al meglio, al pari di Florenzi e Politano».
Così già in Turchia, in quella che in tanti hanno ribattezzato come «la partita della vergogna», si punterà sui giovani: «Li inseriremo, speriamo che possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è un aspetto fondamentale» la speranza e allo stesso tempo l’obiettivo del tecnico azzurro. Scamacca farà da numero 9, possibile anche una chance per l’altro giocatore del Sassuolo, Raspadori, in un tridente inedito con Zaniolo. Anche a centrocampo ci saranno rotazioni, i favoriti a partire titolari sono Tonali, Cristante e Pessina. Nel quartetto difensivo davanti a Donnarumma, invece, potrebbero giocare De Sciglio e Biraghi come terzini e la coppia centrale Acerbi-Chiellini. La sfida di Konya comincerà alle 20.45 e sarà trasmessa da Rai 1, è una partita che non vale praticamente nulla: può essere equiparata a un’amichevole, che viene presa in considerazione soltanto per i punti del ranking Fifa.
Intanto, Mancini ha ricevuto il Tapiro d’Oro gigante da Valerio Staffelli: «È meritato, ero fiducioso ma purtroppo ogni tanto le cose vanno male: io non mollo, ci riproviamo per il prossimo Mondiale» ha risposto il ct ai microfoni del celebre telegiornale satirico in onda sulle reti Mediaset.
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