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La protesta

Presidio pro-Pal a Torino contro la conferenza di Forza Italia sulla casa

Attivisti in piazza Castello con lo striscione “Gaza è rasa al suolo, gli affitti sono alle stelle”. Le forze dell’ordine presidiano gli accessi a piazza Carignano, dove è atteso Tajani

Presidio pro-Pal a Torino contro la conferenza di Forza Italia sulla casa

Mattinata di tensione in centro per l’arrivo del vicepremier Antonio Tajani al Teatro Carignano, dove si sta svolgendo la conferenza di Forza Italia dedicata al tema della casaLe forze dell’ordine hanno presidiato tutti gli accessi a piazza Carignano fin dalle prime ore del mattino, con un schieramento di agenti e mezzi per garantire lo svolgimento dell’evento in sicurezza. L’area è stata interdetta al traffico e delimitata per impedire l’avvicinamento dei manifestanti alla sede della conferenza.

Poco distante, in piazza Castello, si sta tenendo un presidio con centinaia di attivisti che hanno intonato cori a sostegno della Palestina e contro la presenza dei ministri. Al centro della piazza è stato esposto un grande striscione con la scritta:
Gaza è rasa al suolo, gli affitti sono alle stelle. Ma quale diritto alla casa? Cacciamo i ministri del genocidio.”

Durante il presidio, alcuni manifestanti hanno preso la parola al megafono, intervenendo contro i ministri presenti all’evento. «Personaggi che a Torino non vogliamo», hanno detto, parlando in particolare di Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, accusata di «criminalizzare il dissenso nelle università e di trasformare l’istruzione in un’azienda aperta ai privati».

Nei loro interventi, i presenti hanno definito figure come Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e Stefano Corgnati, rettore del Politecnico di Torino, come «lacchè che alimentano l’economia di guerra in questa città», ribadendo che «Torino non ha intenzione di accogliere personaggi del genere stando in silenzio».

Tra cori e fischi, un hanno aggiunto: «Ci siamo radunati in piazza Palestina per disturbare queste figure: mentre c’è una pace farlocca decisa dai potenti, loro fanno convegni e si autocelebrano. Non ci andranno mai bene queste cose». I manifestanti hanno poi criticato l’ipocrisia di discutere di diritto alla casa «da parte di ministri che sfrattano la gente, come successo a Bologna, e che in due anni di genocidio non hanno fatto nulla».


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