Conquistata la qualificazione in
Champions, la
Juventus ora mette nel mirino il terzo posto. Un obiettivo che fino a un paio d'anni fa avrebbe fatto strabuzzare gli occhi, ma che oggi può aiutare anche i bilanci, visto che vale qualche milioncino in più rispetto al quarto occupato attualmente dai bianconeri. Il
Napoli è a un punto, sulla strada della Vecchia Signora però c'è una trasferta difficile contro una squadra affamata di punti salvezza: il
Genoa. Massimiliano Allegri traccia la rotta in conferenza stampa: "Da qui alla fine del campionato bisogna fare più punti possibile, abbiamo raggiunto l'obiettivo del quarto posto minimo per l'entrata in
Champions con tre giornate d'anticipo", spiega il tecnico.
"Abbiamo da preparare la finale di
Coppa Italia tra sei giorni e domani abbiamo la partita contro una squadra che può salvarsi. In campo andrà la formazione migliore.
Danilo riposerà.
Pellegrini ha la caviglia in disordine, tutti gli altri a disposizione. C'è
Cuadrado, torna
De Sciglio che a
Roma non ci sarà, e riuscisse domani a fare 90 minuti non essendoci mercoledì mi farebbe anche un favore.
Miretti domani gioca. Siete contenti? Non so dove gioca ma gioca.
Miretti, De Sciglio, Rabiot e Szczesny giocano.
Vlahovic? Sono molto contento di quello che sta facendo - assicura
Allegri - e non mi aspettavo riuscisse a entrare così bene nella
Juve, ha fatto tanto. Domani è probabile che giochi".
Si parla anche di
Champions e della gara tra
Real Madrid e Manchester City: "Devo fare i complimenti a
Orsato, ha arbitrato con sicurezza e tranquillità. Per me è il miglior arbitro. Come mai questo metro arbitrale non viene applicato in campionato? Io invece dico che è il modo nostro di vedere le cose. Come quando si dice una cosa: per raggiungere un obiettivo, ci sono alcuni modi. In
Italia lo vediamo in un modo, in
Europa in un altro. Gli arbitri italiani sono bravi. I ragazzotti devono fare esperienza. C'è chi deve fare più partite e chi meno. Anche tra gli arbitri ci sono le categorie e
Orsato è il più bravo. Il livello? Tecnico e fisico così alto che ha fatto sì che fosse una partita meravigliosa sotto l'aspetto mentale. L'ho detto tante volte, ci sono sei squadre in
Europa nettamente più forti delle altre.
Real, PSG, Bayern,
Manchester City, Chelsea, Liverpool. Poi l'ambizione di arrivare in finale ce l'abbiamo tutti. La realtà è un'altra cosa. Se uno prende coscienza della realtà, dopo è più facile far bene. Comunque ieri sera è stata una partita meravigliosa, posso solo fare i complimenti ad
Ancelotti. Come dico sempre le mode passano, i classici rimangono. Per lui è una soddisfazione immensa aver vinto cinque campionati, può vincere quattro
Champions".
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Allegri è anche una sorta di rivincita: "Io non devo essere capito. Dico solamente che da
Ancelotti c'è solo da imparare, come
Lippi,
Capello,
Sacchi. Il calcio è più semplice di quello che sembra. Siamo a tre giornate dalla fine più la
Coppa Italia, devono mettersi tutti a disposizione perché poi alla fine è il rettangolo verde che conta e dà i voti e la sentenza di quello che uno fa. Quanto sposta la finale di coppa? Niente, soltanto il fatto di prendere un trofeo. Credo che l'anno scorso soltanto la
Coppa Italia è stata giocata davanti a poche persone, a
Reggio Emilia. Si gioca a
Roma, con pubblico e pressione diversi. È bella da vivere. Sono eventi sportivi, viverli è bello. Se siamo bravi e fortunati, la portiamo a casa".