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Tra Atalanta e mercato. Toro, la carica di Juric: «Avanti con entusiasmo»

Italian football Serie A match - Venezia FC vs Torino FC

Ivan Juric (foto depositphotos)

Ivan Juric aspetta novità sul gong del calciomercato. «Siamo incompleti, non ho sostituti a centrocampo e in attacco» l’appello alla società quando ormai il tempo sta per scadere, con la chiusura delle trattative fissata per oggi alle 20. Per Praet, però, la situazione si sta per sbloccare: il Leicester ha chiuso per Boga dell’Atalanta, avversaria dei granata di questa sera, sembra il tassello che permetterà al belga di approdare a Torino. Anche in mediana si attende un’ultima entrata, ma qui i discorsi sembrano più in salita. L’Hellas Verona sta facendo muro per Tameze, per Moutoussamy del Nantes c’è l’incognita dell’inserimento in un nuovo calcio e in un nuovo paese, le altre strade portano a Nandez del Cagliari e a Makengo dell’Udinese: Vagnati cerca una soluzione, quella trovata ieri con Zaza - per lui 1 mln di buonuscita - che ha rescisso il contratto con i granata. L’allenatore, invece, prova a concentrarsi su stasera.

Juric, che effetto fa avere sette punti dopo tre giornate? «È sempre bello partire bene, anche perché abbiamo avuto sfide toste e lo saranno altrettanto le prossime due. Dobbiamo cercare di fare il massimo e di mantenere questa positività che si respira, vogliamo fare risultato e cancellare la tristezza. E poi ci auguriamo che ci sia sempre questo entusiasmo, è stato bellissimo festeggiare in trasferta con così tanti tifosi e ci ha dato ulteriore carica».

Ora c’è l’Atalanta: sembra meno esplosiva rispetto ad un tempo. «Stanno facendo una mini-rivoluzione tra quelli vecchi e quelli nuovi, ma chi è arrivato ha tecnica e dinamismo e può ambire a giocare in Premier League, che è come se fosse l’Nba del calcio. Gasperini sa bene quale strada sta prendendo, hanno più palleggio e più qualità: non hanno ritmi altissimi, ma sono comunque forti. E ho la sensazione che, nel momento in cui esploderanno, mangeranno in testa a tutti».

Venendo a voi, ci sono assenze oltre a Miranchuk? «Radonjic non si è allenato, fa fatica a recuperare perché era da tanti anni che non giocava: non ho sostituti, lì davanti siamo in carenza di uomini. Penso che Lukic giochi dall’inizio, dovrò mettere tutti i centrocampisti che ho. Singo non ci sarà perché ha un problema al tendine, ne giocheranno due tra Aina, Vojvoda e Lazaro».

Se dovesse scegliere tra un innesto a centrocampo e uno in attacco, cosa preferirebbe? «Vorrei uno che possa fare tutte e due le cose (ride, ndr). L’ultimo giorno non è mai facile fare le cose, forse sarebbe meglio avere uno che già conosca il gioco. In quelle due zone di campo siamo in pochi: se non arrivasse nessuno, dovremmo sperare che non capiti niente».

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