Una partita che vale il primato nel girone. L’Italia è pronta a confermarsi nuovamente, dopo il successo di misura di venerdì sull’Inghilterra, grazie alla rete di Raspadori. Purtroppo, anche nella gara odierna, non ci sarà Ciro Immobile. L’attaccante della Lazio, che aveva saltato già il match di Milano contro l’Inghilterra per un infortunio muscolare, non è partito per Budapest dove gli Azzurri di Mancini si giocheranno questa sera l’accesso alla “Final Four” di Nations League. Immobile ieri mattina, fa sapere la Figc tramite una nota, si è sottoposto a Milano «ad accertamenti clinici e strumentali che ne hanno confermato l’indisponibilità» per la gara contro l’Ungheria. Immobile ha comunque raggiunto con la squadra l’aeroporto di Malpensa, dove sul volo in arrivo da Roma il gruppo si è riunito al ct, che era rientrato nella capitale per poter votare ieri mattina verso la nuova destinazione.
Mancini «pur apprezzando la disponibilità del calciatore, constatato quanto emerso dagli accertamenti strumentali, ha scelto di lasciar tornare il centravanti azzurro al club di appartenenza, per proseguire le cure del caso. Gli accertamenti eseguiti sono stati, come sempre avviene, condivisi con lo staff medico del club», conclude la Figc. Sarà Benoit Bastien ad arbitrare Ungheria-Italia, match decisivo per l’accesso alla Final Four di Nations League in programma questa sera alla Puskas Arena di Budapest. Il fischietto francese sarà coadiuvato dai connazionali Hicham Zakrani e Aurelien Berthomieu (assistenti) e dal quarto uomo Jeremie Pignard.
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«Ci abbiamo provato. Immobile voleva restare con noi e sarebbe rimasto volentieri. Ieri mattina però abbiamo deciso di lasciarlo a riposo: non si poteva rischiare», ha detto il ct azzurro Roberto Mancini parlando dell’attaccante della Lazio. «In conferenza stampa ho risposto alle domande, dicendo che Ciro ha fatto di tutto per esserci ma che ha dovuto alzare bandiera bianca. Poi ho dichiarato che si dovrebbe amare un po’ di più la Nazionale ma le cose non sono collegate: erano due risposte differenti su due argomenti differenti. Il sistema di gioco? Ora vediamo. Possiamo anche tornare al 4-3-3 o riproporre il 3-5-2: l’importante è che sia un’Italia aggressiva», ha poi precisato Mancini ai microfoni di RaiSport. Quindi ha aggiunto Jorginho: «Vogliamo sempre il meglio per la Nazionale e per i nostri compagni. Contro l’Inghilterra ho sentito qualcosa di diverso che ci ha aiutato, dobbiamo continuare sulla strada della motivazione e del voler vincere le partite con la stessa carica che abbiamo messo in campo venerdì. Ci sarà anche da soffrire tutti insieme ma siamo sulla strada giusta, possiamo fare bene».
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