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EUROPA LEAGUE

Juve-Allegri, tutto in una notte
Con lo Sporting vale una stagione

In Portogallo la sfida di ritorno dei quarti: "Non difendiamo l'1-0"

Juve-Allegri, tutto in una notteCon lo Sporting vale una stagione

Massimiliano Allegri durante l'allenamento di rifinitura alla Continassa

La Juventus di campionato è reduce da due sconfitte consecutive contro Lazio e Sassuolo entrambe in trasferta, ma la Juventus d’Europa League è imbattuta da cinque gare e ha una striscia aperta di quattro vittorie di fila. Ed è proprio quest’ultima la versione che Massimiliano Allegri vuole vedere a Lisbona nel ritorno di questa sera: «È impensabile giocare per difendere l’1-0, dovremo cercare di fare gol e interpretarla come una gara secca anche se pareggiare non sarebbe così male» l’obiettivo dell’allenatore in vista del secondo atto contro i portoghesi che mette in palio le semifinali. Non sarà semplice scendere in campo con la spada di Damocle della sentenza sulla penalizzazione di 15 punti, ma i bianconeri hanno un unico obiettivo: conquistarsi il penultimo atto della competizione e aspettare la vincente di Siviglia-Manchester United.

Allegri, come vivete l’attesa per la sentenza?
«Sapevamo dovesse uscire il 19 la sentenza, ora vediamo quando uscirà: nel momento in cui lo sapremo, metteremo da parte l’esito e penseremo soltanto alla partita contro lo Sporting».

Quali sono le possibili scelte di formazione?
«Szczesny è a posto, sta bene. Rabiot è disponibile, ha fatto tutto l’allenamento. Mi sono rimasti due dubbi, uno a metà campo e uno davanti. Chiesa è uno dei ballottaggi, devo decidere. E in difesa giocherà Alex Sandro».

Che partita vi aspettate da parte dello Sporting?
«Sarà diverso rispetto Sassuolo, i portoghesi hanno i tre esterni davanti molto alti. Non è però questione di difesa a tre o quattro quanto di disponibilità e non voler concedere loro certi palloni. Bisogna avere personalità, velocità e serenità, la partita è lunga e ci darà difficoltà, lo Sporting è un’ottima squadra per organizzazione. Hanno eliminato l’Arsenal, è difficile ma a questo punto è normale affrontare squadre di alto livello».

Al José Alvalade sono attesi 50mila spettatori.
«Giocare coi portoghesi è difficile perché bisogna avere grande pazienza e sapere che in questo stadio, con i tifosi che spingono, bisogna avere grande impatto sulla partita».

C’è un po’ di nostalgia per la Champions League?
«Non è che ci sia nostalgia per la Champions, siamo in Europa League che è una competizione importante e vincerla ci porterebbe di nuovo in Champions. Sarebbe una grande soddisfazione portare a casa un trofeo, ma non è semplice: vincere è una cosa straordinaria, capisco che dopo nove anni di vittorie la Juve l’aveva fatta diventare una cosa normale ma non è così».

È un momento chiave della stagione.
«All’inizio inizio abbiamo fatto fatica in Champions, poi siamo risaliti in campionato. Poi però non possiamo non notare le sconfitte nelle ultime trasferte: a questo, però, ci penseremo da venerdì».

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