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Pole position al solito Verstappen

F1, in Spagna Leclerc fuori alla Q1 e non ci capisce niente. Sainz secondo

Il campione olandese superfavorito per la vittoria finale, ma può essere il giorno dello spagnolo

F1, in Spagna Leclerc fuori alla Q1 e non ci capisce niente. Sainz secondo

Tutto sorprendente a Barcellona, tranne Max Verstappen. Perché la sua pole non era nemmeno giocabile e in effetti è arrivata, con un margine quasi imbarazzante sulla concorrenza. E alla luce di quello che ha mostrato sul ritmo gara, oggi vincerà la noia (il via alle 15). Ma tolto lui, il resto è una meraviglia. Come la seconda posizione in griglia di Carlos Sainz, per il quale evidentemente le novità della Ferrai hanno funzionato bene. O come la diciannovesima piazza di Charles Leclerc che invece dopo tre turni di prove senza problemi, improvvisamente non è riuscito a guidare la sua SF23 e oggi scatterà dall'ultima fila.
Sainz, per la gioia del suo pubblico, ha chiuso a 462 millesimi dall'olandese, primo degli umani mettendosi alle spalle la sorprendente McLaren di Lando Norris. Bene anche Lewis Hamilton e per Lance Stroll che per una volta ha fatto meglio di Fernando Alonso. Male invece George Russell, protagonista anche di un contatto killer con Hamilton per un'incomprensione, così come Sergio Perez che non è nemmeno arrivato in Q3.

Leclerc non usciva subito dalle Qualifiche di Monaco 2019, quando era stato tradito da un’errata strategia della Ferrari. Dodici mesi fa qui era stato in pole, con tre decimi su Verstappen, ma sembra passata una vita. Oggi si ritroverà a fare una gara surreale non per colpa sua: «Ci sono da controllare i dati, perché mi sembra chiaro che la macchina non andasse, come invece riuscivamo a fare molto bene nelle FP3. Invece quando facevo le curve a destra andava benissimo, mentre a sinistra c’era qualcosa sulla gomma posteriore destra che non funzionava. Io non ho una spiegazione, stavo per metterla nel muro durante la bandiera rossa, quando andavamo pianissimo».

Può essere la domenica di Sainz, almeno per puntare al podio, e lo spagnolo ne ha bisogno: «Credo di aver guidato veramente bene, il secondo posto era il miglior risultato possibile. Eravamo tutti vicini, c'era bisogno di non sbagliare nulla. Fare un solo giro, con un solo set nel Q3, ha reso questa una delle qualifiche più complicate di sempre. Siamo riusciti a fare tutto alla perfezione e siamo nella posizione migliore possibile per la gara. Ora possiamo concentrarci per finalizzare».

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