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PASSIONE AFRICA
26 Giugno 2023 - 18:18
Il centrocampista del Torino Samuele Ricci in Namibia (foto Instagram)
Quando un viaggio ti cambia la vita. È successo a Samuele Ricci, lo ha raccontato lui stesso: «Sono stato in Namibia con la mia famiglia, mi ha modificato il modo in cui vedo le cose» le parole del centrocampista granata. Il suo primo impatto con l’Africa risale a un anno fa, quando per un paio di settimane visitò le bellezze del paese che si trova nella parte sud-occidentale del Continente Nero. «C’erano bambini e famiglie che non avevano niente – continua il classe 2001 del Toro – eppure erano sempre sorridenti: per me viaggiare è importante e mi aiuta a preservare il mio equilibrio». Così è arrivata la promessa di tornare in Africa e Ricci lo farà molto presto: «Ho deciso di andare in Kenya» la prossima tappa scelta dal ragazzo.
Missione Europeo
Prima, però, c’è da provare a conquistare un Europeo con l’Under 21: «Vogliamo fare bene, le sensazioni sono molto positive e siamo carichi – gli obiettivi svelati durante la chiacchierata su WhatsApp con la pagina social ‘Cronache di Spogliatoio’ – perché abbiamo lavorato alla grande e siamo uniti anche fuori dal campo: è un gruppo che si conosce da tempo, in più tanti miei compagni hanno tanta voglia di rivalsa». Ricci, Rovella e Fagioli (indisponibile per la frattura alla clavicola, ndr) hanno già sfiorato un Europeo: «L’obiettivo è vendicare la sconfitta in finale contro l’Olanda con l’Under 17 – il ricordo della competizione disputata nel 2018 – anche se quella fu una delle esperienze più belle della mia vita a livello calcistico: passammo un mese in Inghilterra in un centro sportivo pazzesco, ora anche in Italia stiamo facendo uno switch in avanti con i giovani e pure tra i nostri azzurrini, anche quelli più piccoli, ci sono ragazzi molto forti».
«Grazie Juric»
Oltre all’azzurro, però, è molto forte anche il colore granata del Toro per Ricci: «Prima, però, vi svelo un segreto – il retroscena dell’ex Empoli arrivato sotto la Mole a gennaio 2022 – e devo dire che all’inizio ero un po’ scettico: erano dubbi che riguardavano il modulo, non mi sento adeguato». Poi, con Ivan Juric, è stata la svolta: «Devo solo dirgli grazie per quanto sono cresciuto dal punto di vista del calciatore e dell’uomo – i riconoscimenti di Ricci per il tecnico croato – e ora il prossimo passo sarà fare meglio la fase difensiva: quest’anno il momento più brutto è stato l’infortunio al polpaccio, per un periodo ho avuto paura di aver sbagliato i carichi perché avevo avuto una ricaduta ma poi ho capito che faceva parte della mia crescita, anche perché i lavori di Juric sono veramente tosti». Ha fatto grandissimi passi avanti, ma gli idoli rimangono sempre quelli che aveva da piccolino: «Ronaldinho mi aveva conquistato con la sua classe così come Pirlo, sono giocatori che non esistono più – conclude il centrocampista nato a Pontedera – e adesso uno che sta andando fortissimo Rodri: mi ha impressionato già da prima della finale di Champions League».
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