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LE PAROLE

Juric traccia la strada: "Ecco come il Toro può puntare in alto"

Dal futuro di Schuurs e Ricci agli innesti, il croato chiarisce tutto

Un anno fa la rissa con Vagnati, ora le parole per fare grande il Toro: Ivan Juric è cambiato radicalmente nel giro di dodici mesi. «In ritiro abbiamo lavorato bene, anche se ad oggi siamo inferiori rispetto all’anno scorso» dice pochi minuti prima di lasciare Pinzolo e poco dopo aver battuto il Modena in amichevole per 2-1 (gol di Radonjic e Bellanova). «Abbiamo perso cinque giocatori e ne abbiamo presi due, ne servono altri tre di buonissimo livello - i conti in vista della seconda fase del mercato - e specialmente per l’esterno sinistro sono molto esigente: è lì che dobbiamo fare davvero il salto di qualità, ma sono fiducioso». Poi gli mancano i trequartisti, Vlasic è la prima scelta: «La nostra volontà è prenderlo, lui vuole tornare perché si è trovato bene - conferma Juric - ma non possiamo permettercelo in questo momento: loro chiedono troppo per il Toro, speriamo di trovare un accordo».

Oltre agli acquisti, però, c’è bisogno di non perdere nessuno per strada: «Schuurs e Ricci sono molto motivati, non c’è nessuno che faccia pressioni per andare via - sottolinea sui due big tanto chiacchierati - anche se poi dipenderà dalle offerte: fosse per me li terrei tutti. L’anno scorso era giusto vendere Bremer perchè era al top, loro due invece devono ancora crescere». Da qui, quindi, si potrà poi capire a cosa ambire davvero: «Dipenderà tutto da chi arriverà, ad oggi non si possono dare obiettivi - spiega l’allenatore - anche se sarebbe davvero un peccato non puntare forte: c’è una squadra giovane e attaccata alla causa, se non riusciamo a mettere giocatori forti rimarremo incompiuti». Per avere le risposte, però, basterà aspettare poco più di un mese. Intanto, la squadra ha lasciato la Val Rendena e godrà di un week end di riposo prima di partire per la Francia e sfidare Lens (il 2 agosto) e il Reims (il 6).

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