La verità di Allegri: "Ecco com'è andata con Bonucci"

Tutti i temi d’attualità in un’unica intervista: Massimiliano Allegri ha parlato davvero di tutto ai microfoni di Dazn. In primis, sul caso che ha scosso l’estate della Juventus, quello legato a Leonardo Bonucci. «Mi dispiace che sia finita così, però siamo stati chiari con Leo già da febbraio scorso quando io e la società gli abbiamo parlato diverse volte dicendogli che l’anno prossimo sarebbe stato un anno in cui avrebbe dovuto decidere di continuare da un’altra parte o smettere - la versione del tecnico - anche perché ha fatto 500 partite con la Juve, giocava anche da zoppo: se accetta prima è un bene per sé stesso, se accetta dopo passa un momento di noia. Per me è stato un giocatore straordinario, importante». Poi, rimanendo sulle tematiche bianconere, l’allenatore ha parlato anche dell’anno che aspetta Federico Chiesa: «Ha piena fiducia, da quando è rientrato ha una gamba diversa - l’approvazione del toscano - e si deve convincere, è una punta e deve fare gol: con le sue caratteristiche quando tira in porta è noioso, fa male».

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Dalla Juve alla Nazionale, Allegri ha commentato anche il nuovo commissario tecnico azzurro: «Credo sia uno dei migliori allenatori che ci siano in Italia, lo dimostra la sua carriera, ma soprattutto lo dimostra il modo in cui fa giocare le squadre - dice di Luciano Spalletti - e soprattutto i risultati che ha ottenuto: il post-Mancini era giusto darlo a lui, a coronamento dello scudetto e della carriera che ha fatto». Lo scudetto, appunto, è andato al Napoli di Luciano, anche se la costruzione parte da lontano: «C'è stata una programmazione, parte tutto da Benitez fino alla vittoria di Spalletti - i complimenti ai campioni d’Italia - e hanno giocato molto bene: Osimhen è tra i migliori al mondo, è uno che sposta gli equilibri». Ora, però, la sua Juve proverà a scucire il tricolore dalle maglie azzurre e a riportarlo su quelle bianconere.

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