Le lacrime di Sinner dopo la battaglia persa: "Avevo male dappertutto"

Non ci sarà la rivincita della sfida dei quarti di finale dello scorso anno contro Carlos Alcaraz, persa in cinque set dopo aver mancato un match-point. Jannik Sinner questa volta agli Us Open ha perso negli ottavi contro Alexander Zverev per 6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3, al termine di quattro ore e 40 minuti di battaglia, e dunque sarà il tedesco, già finalista nel 2020, ad affrontare lo spagnolo campione in carica. Il n. 6 del ranking e del seeding ha ceduto alla forza dell’avversario e anche ai crampi. «Verso la metà del primo set - racconta il 22enne di Sesto Pusteria - ho sentito un dolore alla gamba, inizialmente mi dava fastidio solo quando servivo. Poi la situazione è peggiorata con il passare dei minuti, avevo crampi dappertutto. Non è stato facile continuare il match in quelle condizioni, ma ho combattuto. Mi dispiace perché avevo buone sensazioni. Dopo la semifinale a Wimbledon e la vittoria a Toronto, anche qui stavo giocando bene. Fa malissimo, perché ho perso un’altra partita come quella dell’anno scorso».

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Non ce l’ha fatta, nonostante il grande supporto degli spettatori, ed è uscito in lacrime dall’Arthur Ashe Stadium: «Mi piace sempre di più giocare in America. Sono contento del sostegno al pubblico, i tifosi possono dare tanta energia e mi hanno spinto al quinto set». Sinner è quarto nella Race to Turin ed è il primo dei tennisti non ancora qualificati per le Nitto Atp Finals. Infatti, dopo Alcaraz e Novak Djokovic, anche il russo Daniil Medvedev, che nei quarti a New York sarà opposto nel derby ad Andrey Rublev, ha già ottenuto la certezza di essere fra i “Magnifici 8” al Pala Alpitour.

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