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La rivoluzione di Juric: "Sì, lo voglio rifare"

Il tecnico guarda avanti dopo la sconfitta di Roma contro la Lazio

I numeri non sono dalla parte del Toro, anzi. I granata, infatti, sono riusciti a centrare appena due volte la porta della Lazio, senza però rendersi pericolosi per davvero. Ciò che aumenta i rimpianti, poi, è rappresentato dalle statistiche dei biancocelesti, che non sono tanto distanti da quelli dei ragazzi di Ivan Juric: appena tre conclusioni verso Milinkovic-Savic, segno che la squadra di Sarri era davvero battibile. I granata, invece, non hanno convinto, «Per come andava la partita avevo la sensazione che potessimo fare di più» ha ammesso il tecnico, e nemmeno la mossa di piazzare due attaccanti ha pagato. Il croato, però, la vede in maniera diversa: «La coppia Duvan-Tonny non mi è dispiaciuta» ha aggiunto sul tandem offensivo Zapata-Sanabria, che però non è riuscito ad incidere. Il colombiano ha avuto due buone occasioni che non ha sfruttato, il paraguayano si è perso tra la trequarti prima e come punta poi, ma a Juric «è piaciuto più da secondo attaccante che da primo».

Ciò che stona, però, è la strada per arrivare a questo nuovo assetto tattico, con il croato che ha deciso di fare una sorta di rivoluzione e andare anche contro il suo credo calcistico: da sempre è un fedelissimo dei moduli ad una sola punta, a volte anche zero per non dare punti di riferimento, invece nella Capitale ha scelto i due 9 insieme. Eppure, giusto dieci giorni fa alla vigilia della trasferta di Salerno, il pensiero era diametralmente opposto: «Due numeri 9 insieme non mi piacciono, non mi passa nemmeno per la testa» diceva Juric. Un dietrofront quasi clamoroso, a dirla tutta, anche perché quella della doppia punta era sempre e solo stata una soluzione d’emergenza, quando bisognava recuperare il risultato, come aveva ammesso l’allenatore.

Adesso, però, ci sta anche riprovarci, perché comunque a Roma è tutta la squadra a non aver funzionato, non solo il tandem Zapata-Sanabria. E sono altri i giocatori che davvero hanno fallito, quelli più qualitativi e che dovrebbero servire palloni là davanti: da una parte Vlasic, dall’altra Ricci, entrambi sono tornati ma senza brillare. Ora il prossimo step sarà l’Hellas Verona lunedì pomeriggio, è lì che davvero si potrebbero osare i due numeri 9 per cercare di colpire una squadra certamente meno temibile della Lazio, oltre ad avere dalla propria anche il fattore campo.

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