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GRANATA SCONFITTI 2-0

La Lazio riporta il Toro sulla terra. Juric è preoccupato per un big

I biancocelesti si scatenano nella ripresa, Vecino e Zaccagni puniscono Milinkovic-Savic

La Lazio batte il Toro 2-0

La Lazio batte il Toro 2-0 (foto Ramella)

Il Toro cade di nuovo sul più bello, la Lazio vince 2-0 e riporta sulla terra i granata. Una serata negativa quella dei ragazzi di Juric, che non mettono mai davvero paura ai biancocelesti: vedendo come si è svolta la gara, il primo tempo è stato opaco più per colpa dei padroni di casa che per meriti di Zapata e compagni.

Juric decide di fare la rivoluzione e andare anche contro il suo credo calcistico: il croato sceglie le due punte pesanti, Zapata e Sanabria, con Vlasic a formare un tridente ibrido, che possa giocare 1-2 o 2-1 a seconda delle fasi di gioco. In mezzo al campo ripropone Ricci e non Ilic con Tameze, poi fa appiccicare Bellanova e Lazaro ai folletti biancocelesti Zaccagni e Felipe Anderson. Prima della mezz’ora, però, è costretto a un cambio forzato: Buongiorno fa una smorfia di dolore e si deve fermare per uno stop muscolare che andrà valutato, Sazonov esordisce con il botto dovendosi prendere in carico un bomber come Immobile. La sfida, però, scivola via senza emozioni e senza occasioni, con Zapata da una parte e Casale dall’altra che “ciabattano” malamente due palloni in mischia. I primi 45 minuti di partita sono molto bloccati, con il Toro che si dimostra ordinato e la Lazio che conferma i problemi di sterilità di questo inizio di stagione.

Dagli spogliatoi, però, i biancocelesti escono rigenerati e trovano subito il vantaggio: Lazzari e Anderson scambiano al volo, cross in mezzo e Vecino anticipa Bellanova, girando in rete e beffando Milinkovic-Savic. Juric è costretto a rivedere i suoi piani tattici, alla fine decide di rinunciare a Zapata e Tameze per inserire Radonjic e Ilic. Il Toro, però, non c’è, e Provedel vive una serata di assoluta tranquillità. E anche la difesa comincia a scricchiolare: sul lato destro della retroguardia si apre una voragine nella quale si infila Zaccagni e ne approfitta per segnare il 2-0. Juric tenta le mosse della disperazione, Soppy e Pellegri, ma là davanti la sua squadra non crea nulla. E Radonjic, invece di rendersi pericoloso, va davvero vicino all’espulsione per una brutta entrata su Guendouzi. I granata tornano a casa con una prestazione negativa e tanti passi indietro, oltre a dover capire le condizioni di Buongiorno. Il salto di qualità è rimandato un’altra volta.

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