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Dopo il pari di bergamo

Pjanic smonta la Juve e difende Allegri

L'ex centrocampista: "Non ci sono più i campioni di prima..."

L'ex Pjanic smonta la Juve e difende Allegri

Miralem Pjanic (Depositphotos)

Al ritorno alla Juventus, Massimiliano Allegri lo avrebbe rivoluto con sè per ridisegnare le geometrie bianconere, un po’ quelle che mancano ai bianconeri di oggi. Stiamo parlando di Miralem Pjanic, intervenuto ai microfoni di Radio-Tv Serie A: «La Juve? C’era stato qualcosa l’anno prima - ha ammesso il centrocampista -, sarei tornato molto volentieri ma non è stato possibile, anche a causa del fattore economico». A Bergamo, ancora una volta, si è vista una Juve povera di idee: «A Bergamo non è mai facile - ha aggiunto -, uscire da lì con un punto è un buon risultato, credo che tante squadre perderanno con l’Atalanta. Sono d’accordo che si possa migliorare sulla qualità del gioco, ma non capisco le forti critiche che spesso vengono fatte alla Juventus. Tanti giocatori sono andati via, non è più una squadra come quando c’ero io in cui c’erano tante individualità che potevano fare la differenza, Higuain, Cristiano Ronaldo, Mandzukic. In questa Juve vedo pochi giocatori in grado di segnare, non la vedo attrezzata per essere tra le favorite per lo scudetto. Poi si può sempre fare meglio».

Nel mirino della critica, ancora una volta, ci è finito il tecnico bianconero: «Sono sempre state una costante già dai miei tempi - ha aggiunto il bosniaco -, spesso le trovo esagerate. Sappiamo cosa è successo negli ultimi anni e ripartire da lì non è mai facile. Ci sono state meno critiche per l’Inter che non ha vinto per due anni di fila pur essendo la squadra più attrezzata. Anche adesso i nerazzurri sono i favoriti secondo me. Manca un po’ di maturità a centrocampo, l’unico che ce l’ha è Rabiot, però manca un po’ di creatività e di capacità di saper gestire il gioco. Nella mia Juve c’erano Khedira, Matuidi, adesso ci sono giovani che devono crescere. E’ una fortuna per la Juve avere Allegri, che è bravissimo a gestire il gruppo».

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