Verstappen, solita passerella. Dal prossimo anno ecco come cambierà la Sprint Race

Max Verstappen re della Sprint in Brasile, ma in fondo perché stupirsi? Il campione del mondo scattava dalla seconda casella, bruciato per 61 millesimi da Lando Norris e ha sistemato tutti i conti già alla prima curva sfilando il britannico prima di cominciare la consueta passerella. Ad accompagnarli sul podio anche il redivivo Checo Perez, terzo e vicino al rinnovo, con le due Mercedes di Russell e Hamilton fuori dal podio inframmezzate dalla SF-23 di Charles Leclerc che ha chiuso le Qualifiche con un treno di soft usate. Ha voluto risparmiare quelle nuove per la gara e ha concluso quinto mentre peggio ha fatto Carlos Sainz, soltanto ottavo.

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L’unica emozione vera della giornata era arrivata in realtà dalle Qualifiche. Un incidente spettacolare e che avrebbe potuto avere conseguenze più drammatiche tra l’Aston Martin di Fernando Alonso e l’Alpine di Esteban Ocon, vecchi compagni di squadra. Il francese arrivava in pieno verso curva 3, mentre Alonso che era davanti a lui procedeva lentamente. Poi però ha cominciato a chiudere la traiettoria verso l’interno, con Ocon che ha scartato toccando il cordolo interno e perdendo così il controllo della vettura. Tanta paura per una incomprensione quasi inspiegabile, ma alla fine hanno corso entrambi e lo faranno anche con il Gran Premio al via dalle 18 italiane e una griglia completamente diversa. Max Verstappen dalla pole può fare il vuoto fin da subito mentre Charloes Leclerc deve dimostrare di saper partire meglio delle ultime volte, con le due Aston Martin e le due Mercedes alle sue spalle ma anche Lando Norris dalla settima casella che ha dimostrato di avere le carte giuste per poter rimontare.

Per fortuna invece ci siamo tolti le Sprint in questa stagione anche se sappiamo che torneranno, forse con un format nuovo. L’ultima proposta in vista della prossima stagione è quella di anticipare le Shootout, quindi le qualifiche della gara corta, al venerdì, mentre quelle per il Gran Premio torneranno al loro classico di sabato. Ma c’è anche l’idea di staccare completamente la giornata sprint dal resto del weekend e assegnare due diversi titoli a fine anno, uno per il campione del mondo e l’altro per il campione delle gare corte.