A 39 anni Giuseppina Di Stefano combatte per il titolo europeo

Sono poche le pugili italiane che abbiano combattuto per due volte per un titolo europeo. La 39enne Giuseppina Di Stefano è entrata nel novero delle elette, perché, dopo aver conteso nell’aprile dell’anno scorso alla romana Stephanie Silva la cintura vacante dei supermosca, cedendo ai punti in 10 riprese, sabato ci riproverà contro la 32enne inglese Lauren Parker, dopo che la capitolina ha lasciato lo scettro, tentando senza fortuna l’assalto al mondiale.

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La sfida andrà in scena alla York Hall di Bethnal Green, a Londra. Entrambe le avversarie hanno nove match all’attivo, con sette successi, un pareggio e una sconfitta. «Ho svolto - spiega la torinese - anche due allenamenti al giorno, compatibilmente con il lavoro che mi impegna in segreteria al Momy Sport Village di Rivalta, e sono decisa a dare il massimo. Sono felice di essere stata scelta dall’Ebu come co-sfidante ufficiale e di avere così una seconda possibilità. L’emozione è forte, perché l’Inghilterra è una nazione con una grande tradizione pugilistica. Ho iniziato a boxare quasi per gioco a 29 anni, poi la passione è cresciuta e ora posso vivere un altro sogno. Parker è un’atleta longilinea, dotata di un’ottima tecnica e di una buona mobilità sulle gambe. Dovrò cercare di prendere l’iniziativa e di attaccarla, anche perché sarò in trasferta e non partirò favorita. Il primo Europeo mi ha lasciato dei bellissimi ricordi, nonostante abbia perso, e mi ha insegnato che devo portare più colpi e dare più continuità alla mia azione. Sono ben preparata e salirò sul ring con fiducia».

Al suo angolo ci sarà il maestro Dino Orso, che la segue all’All Boxing Team e porterà un suo atleta per la quinta volta a una sfida continentale. «Giusi è pronta - afferma il coach - ha fatto dei bei guanti e siamo tranquilli che potrà esprimersi al meglio e avrà delle chance di conquistare il titolo. È una ragazza molto seria e professionale e in palestra, alla Sunny Side Gym, è un vero esempio e un punto di riferimento per tutti i nostri giovani».