La L84 resta sola al comando della Serie A: vittoria storica contro il Ciampino Futsal

Si sta abituando all’aria di alta classifica in serie A e non soffre di vertigini. La L84, trascinata dal tifo degli affezionati Tigers e del resto della torcida della Palestra Maggiore di Leinì, ha rimontato e battuto per 3-2 il Ciampino Futsal, conquistando la quinta vittoria consecutiva, l’ottava in totale, e rimanendo da sola al comando. L’Olimpus Roma, che insegue a tre punti, questa sera affronterà l’Active Network e mercoledì prossimo recupererà la sfida in casa dei campioni d’Italia della Feldi Eboli. La squadra guidata da Alfredo Paniccia potrebbe, dunque, tornare seconda, ma sono dettagli in una stagione che sta diventando storica per la società del presidente Lorenzo Bonaria. La buona notizia d’inizio partita è stata l’esordio in campionato di Wellington, dopo l’infortunio al polpaccio subìto in Supercoppa.

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La gara è, però, scattata in salita, perché Pina con due prodezze nei primi 3’ ha portato gli ospiti in fuga. Dopo due belle occasioni di Vidal e Josiko, i capitolini hanno sfiorato il 3-0 con Diaz e Petrov, chiusi dal solito ottimo Tondi. Dopo altre opportunità di Fortini, Rescia e Raguso, che ha timbrato la traversa, a 1’16” dalla fine del primo tempo c’è stato un blackout. Tutto è rientrato alla normalità nel giro di un quarto d’ora e, alla ripresa del gioco, anche i locali hanno ritrovato la luce e a 10” dalla sirena hanno dimezzato le distanze, grazie a un’autorete del portiere Casassa, colpito dalla palla che aveva centrato il palo su tiro di Raguso. Nella seconda frazione al 9’ il magico sinistro di Cuzzolino su punizione ha siglato il pareggio. Al 15’, sugli sviluppi di un corner del fenomeno argentino, Raguso ha infilato l’incrocio per il gol del successo.

«È stata una partita divisa in due - commenta coach Paniccia - perché nel primo tempo abbiamo sbagliato molto e il Ciampino è stato eccezionale a sfruttare le occasioni che ha creato e ne ha avute diverse anche per portarsi sul 3-0. Abbiamo reagito bene negli ultimi sei minuti e dopo il blackout abbiamo trovato il gol. Nei secondi 20’ si è vista una grande L84, quella che conosciamo tutti». Sul rientro di Wellington il concetto è chiaro: «Essendo un campione, averlo o non averlo fa tutta la differenza del mondo».