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MOTORI
04 Gennaio 2024 - 19:17
Da Poirino alla Dakar: la Tàcita Discanto
Da oggi niente più chiacchiere, parleranno soltanto motori e classifiche. Con il prologo di 29 km ad Al Ula, nel Nord-Ovest dell’Arabia Saudita, scatterà la 46esima edizione della Dakar. Ha certo perso il fascino di un tempo, quando scattava da Parigi per arrivare nella capitale del Senegal, ma è ancora un forte richiamo per le Case e i piloti. Lo dimostra anche il fatto che la colonia torinese ancora una volta sarà al via, con grandi ambizioni anche se per motivi diversi. Lo dimostra ad esempio la partecipazione della Tàcita Discanto che porta alla Dakar la sua tecnologia senza emissioni. Due moto 100 per cento elettriche ideate e assemblate a Poirino e che saranno protagoniste della categoria “Future Mission 1000”, introdotta quest’anno e riservata a modelli elettrici oppure ad idrogeno. In gara ci saranno Oscar Polli e il francese Sylvain Espinasse, in missione per portare avanti la tecnologia sviluppata dall’azienda guidata da Pierpaolo Rigo.
Le Discanto montano il sistema Battery Swap, che richiede pochi minuti per sostituire la batteria esausta con una già carica, abbinata al cambio meccanico a 5 rapporti. Sempre tra le moto, ma con un mezzo più tradizionale, torna anche un veterano della Dakar come il pilota di Giaveno Cesare Zacchetti. Quest’anno pronto per la sfida in sella alla cinese Kove, marchio che da qualche tempo ha debuttato con successo anche in Italia. Ancora una volta gareggerà nella categoria Malle Moto, cioè senza assistenza tecnica. Tra le macchine invece due vecchie conoscenze nel mondo dei rally. La Isuzu Vehicross di Luciano Carcheri avrà infatti come navigatrice la torinese Fabrizia Pons, pluricampionessa italiana ed europea rally negli anni ’80 e ’90, sia come pilota che al fianco di Michéle Mouton. Ed è anche stata l’ultima vincere una gara del Mondiale, al Monte-Carlo 1997 con Piero Liatti.
Dal 2003 al 2006 alla Dakar ha affiancato Jutta Kleinschmidt e poi anche un mito come Ari Vatanen. Tornerà anche il canavesano volante, Michele Cinotto, insieme ad Alberto Bertoldi con una Polaris Xtreme Plus. E poi la categoria camion. Nell’edizione 2023 della Dakar il Team De Rooy Iveco si era imposto con Janus van Kasteren jr. e quindi si ripresenta per confermarsi, con lo stesso pilota ma anche altri mezzi. In corsa ci sarà quindi il Powerstar, dotato di un possente motore da 13 litri, sei cilindri e 24 valvole appositamente progettato. In tutto 14 giorni di corsa fino al 19 gennaio con 7.891 km in totale, di cui 4.727 di prove speciali cronometrate e arrivo a Yanbu, sul Mar Rosso. C’è grande attesa soprattutto per la tappa 6 che si svilupperà addirittura su due giorni: 584 chilometri di prove speciali nella quale i protagonisti dovranno dormire in tenda, da soli.
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