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LE PAROLE DEL PATRON

Cairo e l'obiettivo Lovato: "Conosce Juric, ma...". E c'è un jolly dal Lecce

Il presidente del Toro parla del centrale della Salernitana e ribadisce l'incedibilità di Buongiorno

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

Il presidente del Torino, Urbano Cairo

Il mercato del Toro ruota quasi tutto attorno a Giuseppe Riso, uno dei procuratori più importanti del calcio di oggi. E con i granata ci sono tanti affari in ballo: è lui, infatti, l’agente di Alessandro Buongiorno, Demba Seck, Pietro Pellegri e pure Ivan Juric. Sono tutti nomi caldi, con il difensore che sta già scatenando un’asta adesso, i due attaccanti in bilico con il senegalese verso la Turchia e il classe 2000 corteggiato dal Genoa e il croato che dovrà discutere di rinnovo. Ora, però, si è aperta una nuova possibilità e porta a Matteo Lovato: il centrale, classe 2000, sembrava un prospetto molto interessante in chiave azzurra, poi la sua crescita non è stata così esponenziale.

Ma resta sempre molto giovane e soprattutto conosce bene l’allenatore del Toro: "È vero, ai tempi di Verona lo ha lanciato lui, ma non ne ho parlato con il suo procuratore - ha detto il patron Cairo - e ad oggi come centrali siamo a posto a parte Schuurs che si è fatto male: abbiamo Buongiorno, Rodriguez, Sazonov, Zima, Djidji fortissimo che sta facendo molto bene, Tameze che può fare il braccetto». Tra questi, però, il ceco vorrebbe più spazio e si sta guardando intorno, così l’operazione potrebbe scaldarsi: «Non so se Lovato sia legato all’uscita di Zima, io non mi occupo direttamente del calciomercato e vedremo» ha chiosato il numero uno del club.

Lasciando da parte la difesa, Juric continua ad aspettare un esterno: lui lo vorrebbe mancino, ma anche Gabriel Strefezza non andrebbe male. Il jolly e capitano del Lecce non ha più un ruolo centrale nell’undici di D’Aversa come in passato, tanto che adesso è anche arrivato Pierotti ad aumentare la concorrenza, e il classe 1997 aspetta offerte allettanti per guardarsi intorno. E il fattore Vagnati, con i due che condivisero l’esperienza a Ferrara nella Spal, potrebbe giocare un ruolo non indifferente nella trattativa tra le parti.

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