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MONDO GRANATA

I tifosi credono nel Toro in Europa. Ma ora aspettano la riapertura del Fila

I dati del botteghino sono ottimi, il quartier generale è chiuso ormai da mesi. E sotto la Mole è arrivato Kabic

La curva Maratona, cuore pulsante del tifo del Toro

La curva Maratona, cuore pulsante del tifo del Toro

Quasi 25mila spettatori di domenica a pranzo in una sfida non di cartello come quella contro la Salernitana, il popolo del Toro continua a dimostrare di esserci. E soprattutto di credere all’Europa, mai così vicina come in questa stagione ma anche complicata da raggiungere perché davanti dovrebbero fallire almeno due big tra Atalanta, Roma, Napoli, Fiorentina e Lazio, senza considerare il Bologna che resta la sorpresa della stagione. E all’Olimpico Grande Torino i risultati sono tutt’altro che da Europa, con i granata che hanno raccolto solo quattro punti tra Salernitana, Verona, Udinese e Cagliari, formazioni che si giocano la salvezza. Nonostante tutto, i tifosi del Toro continuano ad esserci e ad andare allo stadio, tanto da aver già superato quota 250mila presenze tra campionato e coppa Italia e all’appello mancano ancora i big-match contro Lazio, Juventus, Fiorentina e Milan.

E adesso aspettano di far sentire la propria spinta anche al Filadelfia, dove i cancelli restano sbarrati dal 6 ottobre scorso, quando la squadra salutò la gente granata dopo la rifinitura pre-derby. Sono passati quattro mesi, Juric ha dato la sua spiegazione: «Nessuno me lo ha mai chiesto, io non ho problemi ad aprire». Ora i tifosi aspettano di vedere se cambierà davvero qualcosa, sono attese novità già per la prossima settimana con il Toro che giocherà questo sabato a Reggio Emilia contro il Sassuolo e poi anticiperà a venerdì 16 l’impegno casalingo contro il Lecce. Intanto, Rodriguez e Tameze mettono nel mirino la sfida contro i neroverdi: gli esami hanno escluso lesioni, per entrambi c’è ottimismo.

E poi è sbarcato sotto la Mole l’ultimo arrivato, Uros Kabic, il quale ha già parlato da nuovo giocatore del Toro. «Due anni fa ero triste di non essere arrivato al Toro, ora il sogno è diventato realtà: sono felice di essere qui» ha dichiarato dopo essersi sottoposto alle visite mediche all’Istituto di Medicina dello Sport. «Gioco come esterno destro e mi piace rientrare sul mancino per calciare - ha spiegato ai microfoni di Torino Channel - e ho sentito Vanja, mi aiuterà lui. Il numero? Ho preso il 17 perché amo sia l’1 che il 7».

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