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AL GRANDE TORINO

Il Toro c'è per l'Europa: il 2-0 contro il Lecce rilancia i granata

Bellanova e Zapata stendono i salentini. Juric al termine della partita: "Il mio obiettivo è rimanere qui per tanti anni"

L'esultanza del Torino al gol di Bellanova

L'esultanza del Torino al gol di Bellanova

Il Toro per l’Europa c’è, il 2-0 contro il Lecce si tanto di ulteriore candidatura. Bellanova e Zapata stendono i salentini (che rimangono anche in dieci), la ripresa dei granata è da big e così il recupero di giovedì contro la Lazio diventa un vero e proprio scontro diretto.

Juric ha perso anche Rodriguez oltre a Schuurs e Buongiorno, la difesa è a pezzi: il tecnico preferisce Lovato a Sazonov come centrale, poi come braccetti le uniche alternative sono Djidji e Masina. In mezzo al campo giocano Ricci e Ilic, sulle corsie vengono confermati Bellanova e Lazaro. Davanti, invece, c’è Pellegri al posto dell’acciaccato Sanabria ad affiancare Zapata con Vlasic a supporto. Il Toro si affida alle discese di Bellanova e il laterale ci prova dopo pochi minuti senza fortuna, ma al 13’ i granata rischiano: Milinkovic-Savic, capitano di serata, ha una presa difettosa e Piccoli prova a beffarlo, trovando Masina sulla linea ad evitare che il pallone entri.

La squadra di Juric ha una manovra lenta e macchinosa, con Vlasic e i due attaccanti che fanno poco movimento, così si comincia con i lanci lunghi dell’estremo difensore serbo che finiscono tutti preda dei salentini. Nella ripresa è tutto un altro Toro, Bellanova la sblocca subito con un bel destro e il rosso a Pongracic spiana la strada, poi la testata di Zapata chiude i conti. C’è qualche preoccupazione, però, per Lazaro e Ilic, usciti acciaccati.

«È stata una partita difficile - ha detto Juric al termine della sfida -, che solitamente non riusciamo a vincere. Il primo tempo non mi è piaciuto, poi abbiamo cambiato qualcosa in attacco e siamo migliorati». «Penso che ho un gruppo di ragazzi fantastici - ha continuato - per impegno, mi piacciono tanto, ce la mettono veramente tutta». Infine: «Non voglio lasciare, questa è una società che deve andare su. Non vogliamo accontentarci e il mio obiettivo è far capire che dobbiamo lavorare sempre di più, essere attaccati alla maglia e ottenere un obiettivo che la piazza si merita. Il mio obiettivo è rimanere per tanti anni, ma non bisogna vivacchiare, bensì ottenere obiettivi ambiziosi».

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