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PIANETA GRANATA

Toro, Buongiorno ospite del "Panini Tour": "Ecco perché sono rimasto qui..."

Bagno di folla in piazza Solferino per il difensore che nelle prossime ore volerà negli Usa con l'Italia: "Un grande orgoglio"

Toro, Buongiorno ospite del "Panini Tour": "Ecco perché sono rimasto qui..."

Alessandro Buongiorno al Panini Tour in piazza Solferino

Le valigie sono pronte. Dentro, con sè, Alessandro Buongiorno porterà un bel bagaglio di esperienza in più. Dopo i duelli rusticani delle ultime giornate, contro Osimhen e Lucca, tanto per fare un paio di nomi, il ragazzo del quartiere Santa Rita è pronto per volare negli Stati Uniti dove l’Italia di Spalletti scenderà in campo in amichevole contro Venezuela prima ed Ecuador poi. Prima di rispondere alla chiamata del ct a Coverciano, per poi volare alla volta degli Usa, il centrale classe 1999 è stato protagonista di un incontro speciale. Buongiorno, infatti, domenica mattina 17 marzo ha avuto modo di incontrare in piazza Solferino dei tifosi speciali, non solo granata. Tifosi appassionati di collezionismo e di figurine in particolar modo. È stato un vero e proprio tripudio, un bagno di folla (con tanto di cori da stadio) per Buongiorno subissato da richieste di selfie e autografi in piazza Solferino dove nel weekend si è tenuto il “Panini Tour”. Uno “scherzo” del destino, gli ha fatto incrociare proprio allo speciale villaggio dedicato alle figurine dei calciatori, il suo mentore ai tempi delle giovanili granata, ovvero Silvano Benedetti, anche lui lì tra i “convocati” dalla Panini come testimonial.

Silvano Benedetti, tra i testimonial del "Panini Tour"


Parla Buongiorno
«L’estate scorsa - ha raccontato il difensore - ho deciso di rimanere qui in granata, l’ho fatto per un senso di appartenenza. Nazionale? Sono pronto a partire per gli Stati Uniti, è un grande orgoglio e un’enorme emozione». Emozione che condividerà con un altro compagno di squadra, stiamo parlando di Raoul Bellanova che ha conquistato la chiamata del tecnico granata a suon di prestazioni, assist e soprattutto a suon di sgroppate sulla fascia: «Venivamo da quattro partite dove non avevamo raccolto ciò che abbiamo seminato - ha spiegato l’ex Inter dopo la vittoria del Toro di Juric a Udine -. Ci siamo meritati questa vittoria». «La convocazione in Nazionale? È stata un’emozione incredibile perché era un sogno che avevo da bambino. Ho cercato di essere concentrato perché se è arrivata questa chiamata lo devo al mister, ai miei compagni, al Torino perché hanno creduto in me in un momento dove non tutti lo avrebbero fatto. Ho cercato di dare il massimo e aiutare la squadra a prendere il maggior numero di punti possibili». Al resto della truppa Ivan Juric ha concesso due giorni di riposo: appuntamento a martedì prossimo allo stadio Filadelfia per la ripresa. 

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