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Juve, che incubo: Rabiot la salva al 91°. Allegri: "Con l'Atalanta sarà tutto diverso..."

I bianconeri hanno pareggiato 1-1 con la Salernitana, ultimissima in classifica. A fine partita i fischi dei tifosi

Juve, che incubo: Rabiot la salva al 91°. Allegri: "Con l'Atalanta sarà tutto diverso..."

La Juve non sa più vincere: per i bianconeri è il quinto pareggio di fila in campionato

«Ci vuole pazienza», aveva detto alla vigilia della sfida Massimiliano Allegri. Una pazienza che ormai ha superato il limite in casa bianconera. Continua il girone da incubo per la Juventus, al quinto pari di fila, che non vince in campionato dal 7 aprile scorso: servivano i 3 punti per ottenere la matematica certezza della qualificazione in Champions League. Tre punti che sulla carta erano facili da conquistare, visti che si dovevano ottenere contro la Salernitana di Colantuono, ultima in classifica, già retrocessa da qualche tempo.

PARTITA DA INCUBO
E invece: la Juventus, ancora una volta, con una prestazione al limite, ha acciuffato un pari per miracolo al 91° grazie al gol di Rabiot, un gol che ha salvato la Juve da un’autentica figuraccia ma non dai fischi dei tifosi. All’Allianz Stadium finisce 1-1 con la rete del francese ad annullare l’iniziale vantaggio di Pierozzi: in mezzo una Juve sbadata nel primo tempo, poi pali, traverse e una situazione che continua col passare delle giornate a essere sempre più imbarazzante. Nella ripresa Allegri prova a mischiare le carte in tavola per far cambiare ritmo ai suoi, ma non sembra essere pomeriggio fortunato per la Juve. Al 59° il neo entrato Chiesa mette Vlahovic a tu per tu con Fiorillo, il serbo però spreca tutto indirizzando a lato la sua conclusione, mentre al 66° è Gatti ad avere sulla testa la possibile palla del pareggio fallendola da pochi passi. Nel finale i bianconeri continuano a premere sull’acceleratore e, dopo aver creato altre chances (tra cui una clamorosa traversa di Miretti), trovano il pareggio in pieno recupero.

LE PAROLE DI ALLEGRI
«Con la Salernitana era una sfida più di aspetto psicologico, mercoledì a Roma sarà completamente diversa: mi aspetto una sfida equilibrata, contro l’Atalanta si dovrà sbagliare il meno possibile»: così Allegri al termine della partita. «Dal 10° al 45° non abbiamo fatto bene, ci siamo disuniti e innervositi - l’analisi dell’1-1 contro la Salernitana - mentre nella ripresa abbiamo avuto tante occasioni: dovevamo avere più pazienza, ora abbiamo tre giorni per prepararci alla finale». E sugli obiettivi stagionali: «Quest’anno bisognava entrare in Champions, non ci siamo ancora matematicamente ma centrarla per il 13° anno consecutivo sarebbe un bel traguardo - dice Allegri in conferenza stampa - anche perché ci sono state altre squadre, in Italia e all’estero, che sono rimaste fuori dopo i tanti cambiamenti di giocatori e di inserimento dei giovani: potevamo fare meglio nel ritorno, ma adesso non ha più senso e cerchiamo solo di fare. Il mio futuro? Mancano una decina di giorni e poi saprete cosa succederà».

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