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"Grazie Atalanta!"... La Juve torna matematicamente in Champions, fine dell'agonia...

La vittoria della squadra di Gasperini mette fine all'incubo della squadra di Allegri. E capitan Rabiot...

"Grazie Atalanta!"... La Juve torna matematicamente in Champions, fine dell'agonia...

Capitan Rabiot lotta in mezzo al campo

"Grazie Atalanta!", soprattutto vedendo la Juve formato-Salernitana. La vittoria per 2-1 della squadra di Gian Piero Gasperini sulla Roma consegna la certezza matematica di un posto nella prossima Champions League a Juventus e Bologna, attualmente terze a pari merito in classifica con 67 punti a due giornate dalla fine del campionato. Infatti tenendo conto che nella massima competizione europea andranno le prime cinque del campionato di Serie A, la Roma, che ora è sesta, ha 60 punti e quindi è a -7 da rossoblù e bianconeri e quindi non potrà raggiungerli o superarli. Al quinto posto c'è l'Atalanta, con 63 punti e una partita in meno.

LE PAROLE DI CAPITAN RABIOT
Intanto in casa Juventus, al termine della sfida contro la Salernitana, aveva commentato la prestazione dei bianconeri, Adrien Rabiot, nei panni di capitano e nei panni di uomo del gol che ha salvato la Juventus dalla vergogna di essere battuti da una squadra retrocessa già da tempo: «
E’ vero - ha detto il francese - che è una situazione complicata da tante settimane. Dobbiamo cercare di stare tranquilli soprattutto perché c’è una finale da giocare mercoledì (di Coppa Italia, ndr). Non è il momento di andare fuori giri adesso. Mancano 3 partite alla fine della stagione. Possono capitare queste situazioni nel calcio. Il gruppo è un po’ giovane e inesperto, quindi ci sta. Sulla prestazione oggi primo tempo brutto, non c’è niente da dire, poi meglio nel secondo. Però creiamo le occasioni ma alla fine siamo poco lucidi».

VERSO LA FINALE CONTRO L'ATALANTA
«E’ una partita secca - ha continuato Rabiot -, ce la giocheremo anche se stanno facendo molto bene. Per me è ancora meglio, personalmente preferisco affrontare squadre forti e giocare una bella finale. Il calcio è così, a volte sei lì, adesso siamo un po’ giù ma è così. Abbiamo una finale da giocare, è un bel momento, ce lo meritiamo di andare a cercare una medaglia»

MOMENTO DELICATO
«Il calcio è così - ha aggiunto l'ex Psg -, è una cosa mentale, non è una roba tecnica. Nel secondo tempo non c’è partita, prendiamo 3 pali, siamo un po’ sfortunati. In questo momento non c’è tanto da dire. Solo che non possiamo fare un primo tempo così e poi aspettare il secondo. Dobbiamo giocare per 90 minuti, in questa seconda parte di stagione non siamo riusciti a mantenere il livello per 90 minuti e questo ci è costato un po’ di punti»

ADRIEN E IL SUO FUTURO
«Avevo detto che finché non sono raggiunti gli obiettivi non parleremo con la società - ha concluso il centrocampista francese -. Vedremo quando saremo in Champions e avremo vinto questa Coppa. Le mie sensazioni? Come ho detto sempre sono contento, stasera avevo la fascia da capitano, è un orgoglio essere qui e provare a guidare questa squadra e i giovani. Poi nel calcio bisogna parlare ad un certo punto, ci sono cose da dire ma vedremo dopo la finale. Siamo tranquilli, avremo il tempo dopo tutto questo».

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